Programma (Sala consiliare del Comune):
ore 9,30 Proiezione documentario I Martiri di Sutri di Dino Sanna.ore 10,30 Targa commemorativa presso la casa natale di Emilio Coni.
ore 17,30 Convegno commemorativo saluti autorità
- Proiezione Documentario I Martiri di Sutri
- Aldo Borghesi (ISTASAC): Sbandati, Militari sardi dopo l’8 settembre fra renitenza e la scelta
- Giuseppe Manias: Emilio Coni martire di Sutri
- Intervento musicale di Maria Borghesi (Pianoforte)
Coordina Alberto Coni
La targa commemorativa è opera dell’artista alerese Massimo Spiga.
I MARTIRI DI SUTRI
Il mattino del 17 novembre 1943 da reparti delle SS tedesche furono catturati in territorio di Capranica (in provincia di Viterbo) 18 giovani avieri, sbandati in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943. Nel pomeriggio dello stesso giorno, dopo un rapido interrogatorio, furono portati su un autocarro in località Montefosco del vicino comune di Sutri. Fatti scendere, furono invitati a dirigersi verso un fosso. Mentre si incamminavano nella direzione indicata furono mitragliati alle spalle. I tedeschi non mancarono di sparare anche un colpo alla nuca a ciascuno di essi. Uno di loro riuscì comunque a salvarsi: Fernando Zuddas di Sardara (Cagliari), sebbene ferito, raggiunse una strada provinciale dove fu raccolto da due cittadini di Sutri; fu lui quindi a raccontare i particolari del massacro. Dei 17 caduti le salme finora identificate sono quelle di Piero Contini di Giuseppe da Oristano; Giuseppe Canu, di Serafina Canu di Dorgali; Giuseppe Deroma di Ambrogio da Osidda; Sebastiano Pinna, di Giovanna Pinna da Osidda. Di 10 militari si conoscono i nomi ma non sono state identificate le salme: Mè Nino di Francesco; Mezzettieri Giovanni di Francesco; Cossiga Salvatorico di Pietro Luigi; Mulas G. Battista fu G. Maria; Pilo Gavino di Gavino (tutti e cinque di Ploaghe); inoltre Barcellona Pietro di Priamo; Mereu Pasqualino di Antonio da Oristano nonché Piras Efisio di Giuseppe da Iglesias, Emilio Coni e Salvatore Meloni.
ISTASAC – Istituto per la Storia dell’Antifascismo e della Società Contemporanea nella Sardegna centrale.
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