Seta (1996) di Alessandro Baricco
Informazioni generali108 pagine divise in 65 capitoli per narrare con uno stile incisivo la vicenda di Hervé Joncour, negoziante francese di bachi da seta. 65 istantanee: lampi di parole delicate come seta, che alludono ad un sentimento rappresentato più che spiegato. L'azione si svolge nella seconda metà dell'Ottocento, tra Francia e Giappone, meta quest'ultima dei viaggi del protagonista. Nonostante la moglie "dalla voce bellissima" che l'attende a casa, Hervé rimane affascinato dallo sguardo di una ragazzina, sguardo che egli ricercherà nei suoi successivi viaggi in Oriente. Baricco riesce a condensare in poche righe realtà storiche, personaggi verosimili, riferimenti letterari e intertestuali, accennati e falsamente irrilevanti, in modo che le pagine non vengano sovraccaricate. Al contrario, egli le spoglia, privandole degli eccessi e lasciando solo l'essenziale. Il gioco di ripetizioni e rimandi rende coesi tutti i frammenti che compongono il romanzo, tecnica che conferisce al racconto un ritmo cadenzato.Trama
Hervé Joncour è un giovane che diventa negoziante di bachi da seta. A causa di un'epidemia che ha colpito l'Europa, si spinge in luoghi più lontani per andare alla ricerca delle uova dei bachi. Tra i suoi viaggi, giunge in Giappone, dopo una lunga traversata, lasciando a casa la moglie Hélène, che l'aspetta con amore.
In Giappone, Hervé rimane colpito dallo sguardo di una ragazza, che scombussola la sua serenità. Benché tra i due non ci sia nulla di fisico, lui si infatua di questa ragazza misteriosa e, mosso dal fascino per l'esotico rappresentato dai suoi occhi, torna in Giappone per comprare altri bachi. In quest'occasione, Hervé tradisce Hélène con una donna, spinto tra le sue braccia da quella di cui si era infatuato.
Ricevuta una lettera scritta in giapponese, se la fa tradurre una volta tornato in Francia: è una lettera di amore, passione e addio. Poco dopo, Hélène si ammala gravemente e, alla sua morte, Hervé scoprirà che quella lettera era stata scritta da sua moglie...
CriticaPer quanto sia simbolico e ricco quindi di allusioni a qualcosa che non viene espresso ma lasciato aleggiare, in modo che ognuno sia libero o meno di afferrarlo e dargli forma, "Seta" non è un romanzo che è stato in grado di colpirmi. Dopo la lettura mi è rimasto così poco dentro che penso presto si volatizzerà facilmente.
Film "Seta" (2007)
Lo stile di Baricco, nudo e nitido, sa trasportarti con piacere e leggerezza fino all'ultima pagina, ma la costruzione dell'intreccio, in tanta essenzialità, a mio avviso perde quell'incisività che avrebbe potuto avere, nonostante comprenda che il significato del racconto si basa più sul non-detto che sulla parola in sé e per sé.Dopo aver visto anche il film, diretto da François Girard e interpretato da Michael Pitt e Keira Knightley, posso dire che questo è uno dei rarissimi casi in cui ho preferito il film al libro, perché l'interpretazione visiva, data la scarsità di parole, è stata più espressiva, in grado di dare forma al voluto vuoto lasciato dal libro. Si tratta di un libro di simboli che, in questo caso hanno trovato libertà più nelle immagini che nelle parole.