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Alessandro Benvenuti: Ritornare a Casa Gori

Creato il 25 novembre 2013 da Dietrolequinte @DlqMagazine

Federica ZingarinoAlessandro Benvenuti: Ritornare a Casa Gori

 «Accidenti a tutti i cinesi e chi li ha inventati». (Gino Gori)

«Ci sono più puntali in questa casa che cristi sulla croce». (Adele Gori)

Qualcuno ha detto che non si dovrebbero mai conoscere i propri eroi. Si rischia di rovinare la buona opinione che si ha di loro, opinione invero costruita più sulla pretesa d’identificare l’opera con il suo creatore, il personaggio con la persona reale, che per esperienza diretta. La cosa come potete immaginare porta a volte a trarre conclusioni decisamente errate. Insomma, se legge Topolino non può essere cattivo e se fa il comico di mestiere sarà sicuramente un tipo allegro e divertente. Niente di più errato! Perché questo discorso? Ovvio! Sto per incontrare un artista che ammiro molto e la paura di restare delusa è decisamente alta. Il suo nome è Alessandro Benvenuti, uomo che di primo acchito non pare per nulla di facile gestione: un po’ perché come accade a non pochi comici il meglio della sua simpatia sembra elargirlo sul palco, un po’ perché si porta dietro quell’aria da primo della classe che rischia di rendertelo subito più che antipatico. Il luogo del delitto è il Teatro di Rifredi di Firenze e l’occasione è data dalla riproposizione, dopo diversi anni di assenza, di uno dei cavalli di battaglia dell’attore toscano, quel Benvenuti in casa Gori di cui molti di voi ricorderanno la versione cinematografica del 1990 (uno dei miei film preferiti, un vero e proprio cult). La pièce come probabilmente sapete è stata scritta da Benvenuti e da Ugo Chiti ed altro non è che il racconto di un pranzo di Natale tenutosi nel 1986 nell’abitazione della famiglia Gori a Pontassieve, un grosso paese in provincia di Firenze. Durante quel 25 dicembre si ritrovano così intorno ad una tavola imbandita dieci personaggi: il novantenne Annibale Papini, Gino Gori il capofamiglia, sua moglie Adele Papini ed il figlio Danilo, Cinzia, la fidanzata di quest’ultimo, Bruna secondogenita di Annibale, Libero, suo marito, Sandra, la figlia di Bruna e Libero accompagnata dal consorte Luciano e dalla piccola Samantha di due anni appena.

Alessandro Benvenuti: Ritornare a Casa Gori

Ora sarà meglio per non creare confusione specificare che se la pellicola vedeva uno stuolo di bravissimi attori interpretare i vari personaggi (Ilaria Occhini, Carlo Monni, Novello Novelli, Athina Cenci), l’opera teatrale ha il solo Benvenuti a raccontare il Natale dei Gori, una giornata che, in modo molto realistico, diventa l’occasione per parlare dei propri problemi, per sfogarsi, facendo venire fuori tutte le amarezze, le ambiguità e le contraddizioni di quella che potremmo tranquillamente dire una famiglia tipo. E del resto questo spettacolo nasce proprio dall’esperienza personale dell’autore che trovandosi a Pontassieve, e in particolare in visita alla famiglia Gori, assiste a quanto ci ha poi voluto narrare. Così lo stesso Benvenuti: «Per un fortunato caso, quel Natale mi trovavo a Pontassieve e in visita alla famiglia Gori. Fu così che alle prime avvisaglie dell’insolita piega che stava prendendo quella santa giornata pensai bene, come certi vampirelli talvolta usano fare, di prendere qualche appunto. Successivamente riportai ciò che avevo udito all’amico Ugo Chiti ed assieme, più o meno rispettosi degli ispiratori, abbiamo cercato di raccontare anche a voi quello che altri involontariamente avevano raccontato a noi». Dunque, un pezzo di storia del teatro che ora torna sul palco con intatta bellezza e con integro senso. Un monologo che è un omaggio alla Toscana, al suo particolare modo di scherzare e alle sue famose zingarate, un monologo che soprattutto dimostra la maestria e lo spessore di un bravissimo Alessandro Benvenuti (qui in veste anche di regista) capace di tenere inchiodati gli spettatori alle poltrone. E allora apriamo gli occhi e commuoviamoci, ancora una volta, per quell’urlo impotente e disperato che il nostro Alessandro emette al termine di una rappresentazione che merita di essere vista una, dieci, cento, mille volte. Torno a casa felice. Stavolta, nessuna delusione!

Alessandro Benvenuti: Ritornare a Casa Gori

 


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