Ok, mi farei Alessandro Borghese. E poi mi farei Alessandro Borghese.
Inoltre, mi farei Alessandro Borghese e se non l'avete capito mi farei Alessandro Borghese.
C'è qualcosa in lui che mi rende selvaggio, sarà l'aria da tonto bonaccione, la carnagione olivastra, l'aspetto perennemente rustico o quella vena tamarra insita nel suo accento romano. Ormai tra l'altro sono completamente drogato di Real Time e Cortesie per gli ospiti sta divenendo la mia nuova bibbia personale.
Per questo vi posto il servizio che gli ha dedicato Playboy, in cui purtroppo non ci sono mattarelli, salami, strufoloni e piselli vari per il nostro chef preferito.
Qui potete vedere tutte le foto e il resto dell'intervista da leggere rigorosamente sostituendo ad ogni sillaba "ci" la sillaba "sci".
Alessà, quanto me piasci.
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