Fonte: Calcio.fanpage.it
Ancora una volta è riuscito a catalizzare l’attenzione del popolo bianconero, questa volta però non a suon di gol e giocate ma con le sue parole. Alessandro Del Piero è intervenuto stamane in conferenza stampa in quel di Torino presso l’Hotel Principi di Piemonte, per presentare l’iniziativa ADP10, curata insieme al brand di Lapo Elkann "Italia Indipendent". Il capitano che ha terminato la sua esperienza in bianconero, ha anche inevitabilmente parlato del suo futuro, mentre all’esterno dell’albergo una notevole rappresentanza di tifosi ha dimostrato a suon di cori tutta la sua voglia di non lasciar partire il monumentale numero 10 juventino.
Del Piero parla del suo futuro – L’inossidabile stella bianconera ha colto l’occasione per parlare del suo futuro. Un futuro che, per la disperazione dei tifosi della Vecchia Signora, sarà lontano dalla Juventus. Ecco le parole di “Pinturicchio” riportate da Tuttojuve.com:
Ancora non ho precluso nessuna strada. Di sicuro, sarà una scelta ottimale sotto tutti gli aspetti, dove poter esprimere tutto quello che è me stesso. Quindi non si tratta di giocare o no la Champions League, o di giocare campionati di seconda fascia; qui si tratta di scegliere una situazione il più possibile ideale o vedere quelle che sono le opportunità più stimolanti, conoscendo e andando a conoscere le persone possibilmente direttamente, in maniera tale che si possa essere uno scambio di energia che penso sia la cosa fondamentale. Poi il campionato non è il mio primo obiettivo, necessariamente giocare un campionato o un altro".
Un addio doloroso - Negli ultimi giorni Alessandro Del Piero ha vissuto emozioni difficili da raccontare. Dopo il saluto ai suoi tifosi in Juventus-Atalanta, il numero dieci ha ripercorso con la memoria tutta la sua esperienza in bianconero. Un'esperienza che a suo dire il futuro non intaccherà minimamente:
Questa settimana in cui ho svuotato gli armadietti che sensazioni mi lascia? Sono felice di vivere tra le nuvole in questo periodo. E' un modo colorito per descrivere un po' la mia sensazione, dove non c'è ancora la totale presa di coscienza di tutto quello che sta accadendo, nel senso che non mi metto a riflettere al 100% su quello che è stato. Ho vissuto però al 100% tutto quello che è successo, che abbiamo costruito insieme. Quindi vincere uno Scudetto è stato la massima espressione per me, perchè sapete quanto io ami vincere. Quindi la prima cosa. Di lì a poco, poi, è arrivato un saluto a Torino che mi ha messo i brividi. Io non smetterò mai di ringraziare chi ha voluto dedicarmelo, ricorderò sempre i tifosi della Juve. Detto ciò, da qui a tutti i riti che sono avvenuti, armadietti, non armadietti, poco importa. Ho sentito piacevolmente alcuni miei compagni, li sentirò. Soprattutto quelli impegnati con la Nazionale, facendogli l'in bocca al lupo. E con gli altri - alcuni li ho anche incrociati in questi giorni - ci siamo salutati di nuovo. Quello che si è creato quest'anno, in questi anni, non verrà certamente scalfito minimamente dal nostro futuro, dalle nostre strade che si dividono. Quindi vorrei ricordare tutto ciò con grande gioia, anche perchè è stato un anno, sebbene faticoso, difficile, ma tremendamente bello".
Marco Beltrami