Riflessioni sul campione bianconero dopo l'ultima perla sfoderata durante l'amichevole contro lo Sporting Lisbona (GUARDA il VIDEO, dopo l'articolo)
Un lampo, un'emozione e un brivido che unisce passato e futuro: un passato fatto di gioie e dolori, esaltazioni e contestazioni, gemme assolute, prodezze incredibili e uno stile unico dentro e fuori dal campo; un futuro che parla di una carriera vicina alla conclusione e che non può che intristire.
Non parliamo di vittorie, scudetti, trionfi e palmares per definire Alessandro Del Piero. Parliamo del calciatore splendido, del professionista esemplare, dell'uomo vero. Le primavere passano, le candeline si spengono eppure lui è sempre lì a lavorare come l'ultimo arrivato e a regalare sussulti e pennellate d'autore. Poco importa la partita (contro i portoghesi dello Sporting Lisbona), poco importa una maglia troppo colorata che si fa quasi fatica a guardare: quello che conta è lui, il Capitano che con un pallonetto leggero e delizioso sottolinea la bellezza del calcio.
Gli scudetti vanno e vengono, come i trionfi e le sconfitte; ciò che resta sono i ricordi e le emozioni vissute e Del Piero sicuramente da questo punto di vista ne ha regalate tante, meritando il rispetto di TUTTI. L'Avvocato Agnelli, nel momento più difficile della carriera del Pinturicchio, parlava di quel Godot di Beckettiana memoria che sembrava non arrivare mai. Ebbene oggi all'orizzonte s'inizia a vedere una sagoma che si avvicina, ha la maglia numero 10 a strisce bianche e nere....
Marco Beltrami