Di Benedetto conclude il suo giro del mondo
Alle 15.19 di mercoledì 19 ottobre Alessandro Di Benedetto ha fatto il grande annuncio che tutti si aspettavano. Ha lanciato una nuova sfida: parteciperà alla Vendée Globe del 10 novembre 2012.Mentre qualche ora prima, esattamente alle 9.15, nel porto francese di Les Sables d’Olone è passato definitivamente dal mini 6.50, alla classe IMOCA 60 piedi mettendo nuovamente in acqua la versione aggiornata del monocoque Akena Verandas (ma che ora porta il nome Team Plastique) già utilizzato per il giro del mondo in solitario dai navigatori francesi Thomas Coville, Sébastien Josse e Arnaud Boisssières. Alessandro, lo ricordiamo, è stato proclamato Velista dell’anno per la sua impresa, senza precedenti nella storia della navigazione a vela, di circumnavigare in solitario il globo su uno scafo di soli sei metri e mezzo in 268 giorni, 19 ore, 36 minuti e 12 secondi! Impresa che ha raccontato nel suo libro Attorno al mondo su una barca di 6,50 metri
Attorno al mondo su una barca di 6,5 me
Lo skipper Franco-Italiano, che ora ha il compito di superare il traguardo per la quarta volta con quella stessa barca, ha subito dichiarato: “Ho già fatto il percorso della Vendée Globe con una barca lunga 6.50, ora lo dovrò fare con una larga sei metri! Abbiamo bisogno di molto lavoro prima della fine dell’anno per le prime prove in acqua e la navigazione vera e propria: l’elettronica, il motore (indispensabile per la produzione dell’eòettricità) tutte le attrezzature e soprattutto realizzare delle nuove vele.” Il suo nuovo sponsor, che ha dato il nome al 60 piedi è la Team Plastique specializzata nella termoformatura.Il direttore della società francese, Didier Elin, che già conosceva le performance di Alessandro, ha dichiarato di aver avuto un vero “coup de coeur”, colpo al cuore, quando lo ha incontrato per la prima volta, e ha detto: “nel suo giro del mondo ha dato prova di un sangue freddo e di una forza di carattere veramente fuori dal comune.”
La classe IMOCA, fondata del 1991, è l’associazione che gestisce i monoscafi open di 60 piedi, 18,28 metri da 10 tonnellate, e conta più di trenta skipper membri. Il suo campionato raggruppa due regate intorno al mondo, un giro dell’Europa e diverse transoceaniche. Costruite in materiali compositi, sono le barche le più veloci delle regate moderne, progettate per essere le più leggere possibili, ma nello stesso tempo assai solide per resistere alle condizioni estreme della navigazione in alto mare. L’Imoca ha creato una piattaforma comune e delle regole che federano gli skipper e permettono loro di affermarsi tanto sul piano sportivo che nel settore della sicurezza. Loro stessi sono gli attori quotidiani di questo laboratorio tecnologico che è un monoscafo IMOCA. L’evoluzione della classe ha permesso di fare progredire significativamente la sicurezza delle barche (prova di rovesciamento e di stabilità, rafforzamento della sicurezza passiva, valvole di sfogo, ecc.) contribuendo a migliorare le condizioni di vita e la sicurezza a bordo.
Alessandro Di Benedetto classe 1971, da madre francese e padre italiano (siciliano per la precisione), cresce ad Agrigento e inizia ad andare in barca a vela dall'età di sei anni in Sicilia, da allora non si è più fermato. A 14 anni si ritrova, per la prima volta, al timone di una barca vera, a fare i turni di notte con suo padre e suo fratello (maggiore di due anni). Mentre frequenta l'università nasce la prima grande traversata. Nel luglio 1992 parte con il padre dalla spiaggia sotto casa con un minuscolo catamarano, un Hobie Cat, e raggiunge la Martinica dopo aver attraversato l'oceano Atlantico.
Dopo avere conseguito la laurea in geologia va a lavorare per una società petrolifera in giro per il mondo. Cambia lavoro e finisce in ufficio a Bologna, ma trova il tempo per fare due traversate in solitario senza scalo e assistenza su un altro Hobie Cat di sei metri. La traversata atlantica del 2002 è omologata come primato assoluto mondiale.
Oltre l’oceano
Quattro anni dopo, nel 2006, sale a bordo di un catamarano non abitabile ancora più piccolo, neppure sei metri, e attraversa l'oceano Pacifico settentrionale, da Yokohama (Giappone) a San Francisco (Stati Uniti) in 62 giorni. Ancora una volta è record del mondo, che racconta lui stesso nel libro Tandoku.Durante la traversata del Pacifico nasce il sogno del giro del mondo in solitario e senza scalo sulla barca più piccola della storia. Un sogno diventato realtà tra ottobre del 2009 e luglio 2010, con la circumnavigazione del globo in 268 giorni a bordo di un sei metri e mezzo.