Alessandro Mamoli in esclusiva a Basketcaffe.com: “Elettrizzante il ritorno di Rose”

Creato il 28 ottobre 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

La stagione NBA 2013-2014 è pronta ai blocchi di partenza e noi di Basketcaffe.com abbiamo fatto una chiacchierata in esclusiva col sempre gentile e disponibile Alessandro Mamoli, telecronista di Sky Sport, la pay tv che si è garantita i diritti esclusivi per la trasmissione delle partite, che quest’anno saranno quattro a settimana, compresa quella della domenica sera.

La nuova stagione NBA sta per ripartire. C’è qualcosa che ti elettrizza o incuriosisce particolarmente, come il ritorno di Rose e Bryant, i Rockets con Howard o i nuovi Brooklyn Nets con Pierce e Garnett?
Se devo fare una classifica scelgo il ritorno di Rose. Le indicazioni che arrivano dalla preseason vanno prese con le pinze ma la sensazione è che Rose sia molto vicino al 100%, più forte fisicamente e molto migliorato nel tiro da fuori.”

Come vedi Bargnani e Belinelli nelle loro nuove squadre? Avranno un ruolo importante fin da subito ai Knicks e agli Spurs?
Andrea ad inizio stagione approfitterà dell’indisponibilità di Stoudemire, potrebbe avere più minuti. Si deve trasformare in specialista, non è più il primo/secondo violino della squadra come gli capitava a Toronto ma sugli scarichi prodotti dai vari Anthony, Smith, potrebbe diventare letale. Marco parte con grandi aspettative. Se si cala nel ruolo di comprimario di lusso uscendo dalla panchina potremmo trovare per la prima volta un italiano in finale NBA. La stagione è molto lunga però e la gestione Popovich ci insegna come puoi passare dal campo alla cuccia in un lampo.

Luigi Datome diventa il quarto moschettiere azzurro negli Usa. Dopo un ottimo europeo come pensi sarà il suo impatto con i Detroit Pistons, sia in termini strettamente legati alla tattica e al parquet, sia in termini ambientali e nel rapporto con i compagni?
Gigi arriva a Detroit con grande entusiasmo reduce dai successi (personali) in campionato e dalle buone prestazioni con la Nazionale. E’ un ragazzo che non si tira mai indietro. Potenzialmente nel suo ruolo in squadra ci sono giocatori con più talento sia tecnico che fisico, ma nessuno di questi è in grado di fare sufficientemente bene tante piccole cose come invece riesce a fare Gigi. Una bella scommessa che alla fine potrebbe pagare.

Capitolo Danilo Gallinari: l’ennesimo infortunio gli ha precluso la possibilità di giocare i playoffs. Con l’addio di Iguodala pensi possa diventare realmente il leader dei Denver Nuggets e il go to guy della squadra di Brian Shaw?
Già lo scorso anno era considerato il leader della squadra con Ty Lawson (per conferma non perdetevi la lunga intervista con lui che andrà in onda nell’intervallo dell’opening game Miami vs Chicago). Intanto dobbiamo capire quando Danilo sarà in grado di rientrare. Come sarà la squadra in quel momento? I segnali della preseason non sono confortanti. Pur avendo il potenziale per restare tra le migliori 8 ad Ovest non mi stupirei se i Nuggets peggiorassero. La partenza di Karl potrebbe far saltare alcuni equilibri. Vediamo, certo è che Danilo resta un pezzo importantissimo per squadra e franchigia.

In questa nuova stagione la Western Conference sembra ancora più agguerrita e difficile, con almeno 10-12 squadre candidate ad entrare nei playoffs? Chi vedi come favorita? Chi potrebbe essere la delusione? Chi le outsider?
Immaginando una geografia NBA non modificata ad oggi vedo favorita ancora San Antonio. Se poi a febbraio due o tre scambi avranno spostato le forze, oggi non possiamo saperlo. Per la delusione mezzo dollaro lo butto sui Nuggets. I Thunder potrebbero avere perso pericolosità offensiva con la partenza di Kevin Martin che non è stato sostituito da nessuno. Tutto ciò potrebbe rendere l’attacco dei Thunder ancor più Durant/Westbrook dipendente e di conseguenza più prevedibile, anche se contro Durant non scommetterei mai. I Clippers miglioreranno grazie alla gestione Rivers ma mi sembra manchi ancora qualcosa per arrivare in finale NBA. Ho bisogno di rivedere i Rockets, talentuosi ma con qualche problema di equilibrio e con qualche rebus da risolvere che riguarda in particolare gli ultimi 5 minuti di un’ipotetica gara decisiva dei playoff. Tra le sorprese mi tengo gli imprevedibili T-Wolves (a patto che stiano lontano dagli infortuni) e i Warriors; vederli in finale NBA a giugno sarebbe un sogno, non foss’altro per l’atmosfera che si respirerebbe alla Oracle Arena.

Spostiamoci ad Est: Miami Heat sulla carta stra favoriti, non solo per la conference ma anche per il titolo. Chi vedi come reale candidata ad impensierire LeBron James e compagni? I Bulls di Rose, i Knicks di Anthony, i Pacers di George e Hibbert o i rinnovatissimi Nets?
Heat favoriti con Bulls e Pacers uniche squadre in grado di impensierirli ai playoff. I Nets mi sembrano troppi, con molti giocatori simili che ti portano ad avere problemi sugli accoppiamenti difensivi. Con chi finisce Kidd le partite? Deron, Terry, Pierce, Joe Johnson, Garnett, Lopez, Kirilenko. Due di questi 5 dovrebbero restare seduti nel finale. Per quanto riguarda i Knicks mi aspetto una stagione più o meno simile a quella passata. Mi incuriosiscono i Cavs soprattutto se Bynum fosse a posto fisicamente.

Dei tanti movimenti di mercato durante l’estate, quale ti ha colpito più di tutti e quale, sulla carta, potrebbe cambiare gli equilibri della Lega?
Il duo Jennings/Josh Smith con la crescita di Drummond potrebbe portare i Pistons a flirtare con i playoff. Iguodala regala ai Warriors un definitivo assetto small ball che renderà Golden State a tratti esilarante oltre che irresistibile. Un altro mezzo dollaro lo metto su Eric Bledsoe a ritirare il premio di giocatore più migliorato della stagione. Ma il vero movimento credo sia il ritorno in campo di Rose.

Nella offseason sono cambiati addirittura 13 allenatori, un numero molto elevato, e quasi tutte sono facce nuove a livello di head coach. Cosa ne pensi? Come valuti le scelte in particolare di Grizzlies, Nets e Celtics?
Dei 30 allenatori NBA che cominceranno la stagione 9 sono debuttanti assoluti. Tolta l’eccezione Popovich (agli Spurs dal dicembre 1996) gli allenatori più longevi cestisticamente sono Spoelstra, Scoot Brooks e Carlisle; tutti e 3 diventati capo allenatore nel 2008 in periodi diversi. Guardando i risultati recenti delle loro squadre (3 titoli NBA tra Spoelstra e Carlisle e 5 finali NBA totali per tutti e 3) i fatti ci racconterebbero che cambiare spesso allenatore non sempre risulta essere una mossa vincente, anzi. E se guardiamo al periodo di mezzo, (2000-2010) Rivers, Jackson e lo stesso Popovich confermano questa teoria. E’ anche vero che siamo in un’epoca in cui la crisi economica si fa sentire anche nel ricco mondo NBA, il motivo forse per cui alcune squadre preferiscono puntare su giovani promettenti e meno costosi. Per le 3 squadre citate: i Nets azzardano con Kidd, i Grizzlies prevedibili con Joerger, i Celtics scommettono su Stevens.

Guardiamo ai rookies dopo un Draft a dir poco sorprendente. Chi potrebbe essere il giocatore che può incidere da subito e conquistare il premio di matricola dell’anno? Chi invece ti incuriosisce in modo particolare?
Se si riprende dall’infortunio alla mano, Trey Burke per lo spazio che avrà già al primo anno è il mio favorito. Oladipo resta una valida alternativa. Tra quelli che mi incuriosiscono di più dico Kelly Olynyk di Boston, un giocatore che mi è sempre piaciuto tantissimo è Ben McLemore se troverà spazio nello strano mondo di Sacto.

Chiudiamo con i pronostici, diamo i numeri. Chi vedi in finale ad Ovest e ad Est, chi alle Finals e chi vince il titolo?
Pronosticare adesso è da pazzi, bisognerebbe aspettare almeno febbraio. Detto questo ad oggi direi Miami vs Chicago ad Est e San Antonio vs Golden State ad Ovest. Finale, ancora Miami vs San Antonio.


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