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Alessandro Papetti – Il disagio della pittura

Creato il 22 luglio 2010 da Rimmel

Alessandro Papetti – Il disagio della pitturaNella follia o nella sofferenza degli altri si vive la propria, la si esorcizza e la si butta fuori, piuttosto che rischiare di esplodere“. Afferma Papetti e chiarisce inoltre che l’utilizzo dell’elemento cromatico e della pennellata rappresentano per lui gli elementi basilari per la resa delle sue opere: “I colori dei miei quadri sono i colori della mia città. E colori molto usati nella tradizione pittorica lombarda [...] Il mio uso del colore dipende strettamente dal fatto che quello che mi interessa non è raccontare, né definire con precisione virtuosistica un oggetto o una figura [...]

Non si sa se questi concetti possano considerarsi il proprio manifesto, la sua idea di pittura, di sicuro è ciò che da sempre “testimonia” nei suoi manufatti.

  • Ma chi è Alessandro Papetti?

PapettiOcchi e lune
Dove: Villa Manin, Passariano di Codroipo (Udine)
Quando: 25 settembre – 1 novembre 2010
Chi: Alessandro Papetti, pittore milanese.

 

Alessandro Papetti – Il disagio della pittura

www.youtube.com/watch?v=Pkkbuopqu0A

 

Ecco una breve biografia: Alessandro Papetti (Milano 1958) si dedica alla pittura dopo studi classici iniziando l’attività espositiva negli anni ‘80. Personali nel 1983 alla Bayerische Vereinsbank di Milano con presentazione di G.Seveso; nel 1984 alla galleria San Michele di Brescia con testo di E.Cassa Salvi, da Schubert a Milano e alla Fondazione di Corrente con testo di M.de Micheli nel 1985. Vince la XXX Biennale di Milano con il ritratto di Stravinsky nel 1987 ed espone alla Permanente alle Biennali nel 1989 e 1993, ad Arte in Permanente nel 1990, a Sette giovani artisti nel 1992. Nel 1989 personali da Rotta a Genova con recensione di G.Testori, all’Università Bocconi e alla Pegaso di Viareggio con testo di G.Cavazzini. Espone nel 1991 a Il ritratto nella pittura italiana del 900 a cura di V.Sgarbi al Castello di Mesola.

Nel 1992 personale da Rotta a Genova con testo di R.Bossaglia e alla Galleria del Cavallino di Venezia. Espone nel 1993 a Erlschlossene Raume al castello di Etterburg a Weimar e in personale alla Galérie Zedes di Bruxelles. Nel 1994 partecipa alla mostra itinerante curata da M.Goldin Venti pittori in Italia.

Esegue il ritratto dello scrittore americano James Lord. Nel 1995 personale alla Galérie A.Blondel di Parigi. Espone nel 1996 a La forza dell’immagine al Gropius Bau Museum di Berlino, a Pitture a cura di M.Goldin presso la Casa dei Carraresi di Treviso; in personali alla Galleria Davico di Torino, a Villa Manzoni di Lecco con testo di M.Pancera, alla Galleria Narciso di Roma e da Forni a Bologna con testo di M.Vallora.

Nel 1997 partecipa a Continuità dell’immagine a cura di M.Di Capua alla Mole Vanvitelliana di Ancona; personali alla Galleria Comunale d’arte di Cesena con testo di N.Micieli e alla Blondel di Parigi con testo di James Lord. Nel 1998 partecipa a Il nuovo ritratto in Italia a cura di A.Riva presso lo Spazio Consolo di Milano, alla Biennale d’arte sacra curata da M.Calvesi a San Gabriele, alla rassegna ticinese In figura curata da S.Crespi. Personale alla galleria B.Mowatt di Vancouver in Canada. Papetti affianca alla pittura che impiega tecniche tradizionali, un’interessante attività incisoria.

Temi del suo lavoro sono ritratti, figure e interni proposti sovente dall’angolazione dall’alto, esterni urbani, soggetti risolti in una concitazione segnica che conferisce forte dinamismo alle immagini. Bibliografia: J.Lord, A.Papetti, catalogo galleria Blondel, Parigi 1997.


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