La disorganizzazione ha regnato sovrana negli Scavi di Pompei con l’attore-cabarettista, intenzionato a devolvere parte degli incassi alla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei e per pagare gli arretrati ai dipendenti, che alla fine ha rinunciato a esibirsi.
Ventimila euro andranno comunque, come promesso da Siani, alla Soprintendenza che ha concesso l’area negli Scavi per 15 mila euro. Ma il caso ha avuto pesanti ripercussioni sull’immagine del sito archeologico, perché non è la prima volta che un importante spettacolo viene preceduto dal parapiglia tra “imbucati” e paganti (accadde già con uno show di Massimo Ranieri, che subì un ritardo ma poi andò regolarmente in scena), e anche perché gli Scavi sono sempre sotto l’attenzione del mondo intero.
Gli organizzatori, la società “Go2” che ha venduto i biglietti, fanno sapere che risarciranno chi ne farà richiesta, o convertiranno il biglietto dello spettacolo di Pompei in un ingresso per lo show di Siani in programma al teatro Augusteo di Napoli. Ma non rinunciano a scaricare sulla Soprintendenza le responsabilità dei posti mancanti rispetto a quelli pattuiti.
Un’accusa che l’ente guidato dalla soprintendente Teresa Cinquantaquattro respinge, affermando di essere ”esterna” all’organizzazione dell’evento, avendo concordato solo la location, con un numero massimo di posti prestabilito.
La vicenda potrebbe avere presto sviluppi giudiziari: è quanto si dice intenzionato a fare il sindaco di Pompei, Claudio D’Alessio, che si è trovato nel parapiglia con il presidente della Provincia di Napoli, Antonio Pentangelo. Insieme hanno scoperto che per le autorità non era stato previsto alcun accredito.
”Sono sconcertato per quanto è accaduto allo spettacolo di Alessandro Siani – commenta D’Alessio -. Gli organizzatori hanno gestito in maniera pessima la disposizione dei posti. Molte delle autorità intervenute per godersi uno spettacolo piacevole e divertente sono rimaste in piedi, me compreso. Non comprendo perché gli organizzatori affermino il contrario. Ricorreremo alle vie legali per tutelare l’immagine della città di Pompei”.
Il sindaco, inoltre, ha invitato l’attore ad esibirsi a piazza Bartolo Longo, sul sagrato della Basilica: ”Mi auguro che il comico accetti l’invito che gli rivolgo a nome di tutta la città”.