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Alessandro Vanotti: sempre a fianco di Nibali

Creato il 10 luglio 2013 da Fuoridibici @fuoridibici

AlessandroVanotti

Abbiamo ancora davanti agli occhi la sua caduta durante la quattordicesima tappa del Giro d’Italia 2013. Uno degli uomini più fidati di Vincenzo Nibali finisce a terra, dolorante alla spalla sinistra, ed è costretto ad abbandonare la corsa. Una grave perdita per l’Astana Pro Team. Alessandro Vanotti, trentaduenne bergamasco, da anni compagno di team di Nibali (per molte stagioni i due hanno vestito insieme i colori della Liquigas), racconta a noi di Fuoridibici alcuni momenti vissuti durante e dopo il trionfale Giro, parlandoci anche dei prossimi impegni suoi e della squadra.

Ciao Alessandro, come stai adesso? Hai recuperato dopo l’infortunio alla spalla? Ti stai allenando regolarmente?

«Ciao, sto abbastanza bene dopo l infortunio, la spalla la sento al 90% e la schiena a livello lombare migliora grazie al massaggiatore di Nibali che toglie le contratture e mi fa le sedute di Indiba Tecar terapia. Ricominciare è molto dura, ora con Maurizio Mazzoleni, preparatore del Team Astana, abbiamo stabilito un programma con test per migliorare di settimana in settimana. All’ inizio solo ore in bici, invece ora faccio anche lavori specifici».

Nonostante l’incidente hai voluto stare accanto a Vincenzo e alla squadra fino alla fine del Giro. È stata una tua decisione?

«No, al contrario. Appena uscito dall’ ospedale il mio direttore Shefer, d’accordo con Martinelli, Vinokourov e tutto lo staff mi hanno chiesto di restare vicino a Nibali (condivido con lui la camera da 7 anni) e al resto della squadra, dicendomi che ero fondamentale anche giù dalla bici. Che dire, sono rimasto senza parole! Ancora oggi non so come ringraziarli, sono state persone vere e darò sempre il masssimo per ripagarli».

Per festeggiare la vittoria al Giro ti sei recato insieme ad alcuni compagni in Kazakistan. Cosa ti ha colpito in particolare di questo viaggio?

«Eravamo già stati in Kazakistan in inverno per la presentazione della squadra, però questa volta ci hanno accolto tutti i ministri della politica e dello sport. Sono stati cinque giorni intensi e ci siamo accorti di cosa veramente avevamo fatto noi compagni e Vincenzo Nibali».

Quali sono i tuoi programmi da qui alla fine della stagione?

«In questi giorni sono in ritiro al Passo San Pellegrino, fino al 20 luglio. Farò il Tour de Pologne, forse la Vuelta a Burgos e poi la Vuelta a España con Nibali».

In Astana Team si è formato ormai un grande gruppo italiano. Tu, Vincenzo e Valerio Agnoli avete prolungato il contratto fino al 2016, segno che la dirigenza crede molto in questo progetto. Cosa ci puoi dire riguardo alle aspettative che uno stato come il Kazakistan ripone nel team? Guardando l’attuale situazione del ciclismo italiano, si potrebbe trarre qualche esempio per rilanciare il nostro movimento?

«Siamo contenti quando il lavoro fatto ed i sacrifici vengono ripagati dalla fiducia del Team. Ad Astana ci sarà l’ EXPO 2017 e loro vogliono arrivare a questo appuntamento grazie anche alla pubblicità che riesce a dare il Team in un Paese in grande espansione. Per ciò che riguarda il ciclismo italiano, penso che sia messo male per colpa di certi corridori che non hanno capito proprio nulla e anche quest’ anno abbiamo fatto una figuraccia al Giro d’Italia. Per fortuna abbiamo rimediato con la vittoria di Vincenzo e con tutto il resto del gruppo che da sempre lavora seriamente, ma che fa fatica a ridare credibilità. Purtroppo la mela marcia ci sarà sempre…».

Infine ti chiediamo di raccontarci qualcosa di te: cosa fai quando non sei in bici, quali sono le tue passioni.

«Le mie passioni sono le camminate autunnali e invernali, per ore immerso nella natura. Poi mi piacciono le moto KTM, la cui sede è a Bergamo. Lì conosco tutti, sono amici, però finché corro posso andarci solo a mangiare un gelato d estate. Il resto del tempo lo passo con mia moglie e mia figlia, sono la mia vita».

Ringraziamo Alessandro per il tempo che ci ha dedicato e per la disponibilità, augurando a lui e a tutta la squadra nuovi successi.


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