alessia e michela orlando: IL MORSO DELLA TARANTA PER ESSERE DEFINITIVAMENTE BUONI

Creato il 05 dicembre 2010 da Gurufranc

IL MORSO DELLA TARANTA

Sarebbe davvero bello, se fosse vero, se fosse possibile. Si avvicina il Natale ed è, dunque, il momento opportuno: pare che anche i più cattivi vengano colpiti da una ondata di bontà. Ecco, quello sarebbe il momento giusto, l'attimo esatto in cui tutti loro (anche noi stesse, volendo non scansare i giudizi personali negativi e sostenere: noi no, noi siamo buone…) dovrebbero essere morsi dalla taranta. Parliamo proprio del fantomatico animale che dà origine al tarantismo e agli studi di Ernesto De Martino travasati nell'epico libro La terra del rimorso.

Quella terra è la Puglia, l'area geografica dove tutti immediatamente collocano quella complessa simbologia fatta di musica, danza e colori, le cui radici giungono fino ai culti pagani e orgiastici della Magna Grecia.

Ma cosa e perché mai sarebbe bello? La risposta: lo stesso morso della taranta sarebbe bello, auspicabile giacché pare abbia il potere di cristallizzare gli umori, lo stato d'animo di chi venga aggredito. Questa, naturalmente, è una tesi non dimostrata, ma suggestiva, tanto suggestiva da sottrarre tempo a Leonardo da Vinci che nel cod. H.18 v., scrive:

Il morso della taranta mantiene l'omo nel suo propo-

Nimento, cioè quello che pensava quando fu morso.

Ne dà conto lo stesso Ernesto De Martino in un esergo al suo libro di maggior successo.

Fotografia: ballo della tarantata a Lizzano (TA), nella masseria san Vito (1950).



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