Dalla soundtrack di "Immaturi",il nuovo film di Paolo Genovese dal 21 gennaio nelle sale,ascoltiamo la traccia con lo stesso titolo cantata e scritta da Alex Britti.Il cantautore romano trova le parole giuste per commentare la tematica(trita e ritrita a dire il vero) dei 40enni con le loro paure e la poca voglia di crescere.Il suono acoustic-pop è vintage e pregevole.I cori sono un po stucchevoli ma ormai l'hanno registrata cosi'...
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TESTO
È difficile accettare avventure già vissute,
ma in fondo è questa vita, che è piena di sorprese.
Quei ricordi ormai sbiaditi, rieccoli prepotenti,
come se nulla fosse, ritornano tra i denti…
Se gli esami non finiscono non cambiano le attese
e nei giorni che ci aspettano, centomila candele accese;
Che si spengono in un secondo, non appena le vuoi soffiare,
c’è qualcosa che ci spinge, è difficile cambiare…
E per quelli come noi, che si sentono insicuri,
c’è soltanto una risposta: a volte siamo un po’ immaturi…
Come il sole verso l’alba, che fa luce ma non scalda…
…immaturi…
Noi che andiamo contro vento, ma che in fondo il vento non ci sfiora mai..
È difficile arrivare, puntuali di mattina,
quando la notte è lunga e il freddo ci consuma.
Ci consuma questa vita che ci illumina d’immenso,
c’è una stella da raggiungere e sennò non ha più senso.
E ti accorgi in un istante, che saranno tempi duri
e c’è solo una risposta: a volte siamo un po’ immaturi…
…immaturi…
Come il cielo all’improvviso, come il buio in un sorriso…
…immaturi…
Noi cerchiamo una risposta, ma poi quando la troviamo scappiamo via…
…immaturi…
Come il cielo del mattino e lo sguardo di un bambino…
…immaturi…
Adulti di nascosto, ma che forse adulti non saremo mai!
Voto 7/10
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