I tempi in cui viviamo sono tempi molli, privi di spina dorsale. A causa di una crisi che è diventata una vera e propria pandemia la gente tira a campare , se la cava come può, la voglia della soluzione facile è spesso dietro l’angolo.
In modo particolare, mancano i punti di riferimento. Sempre più scarsi, sempre più sparuti. Mentre il malaffare, la corruzione, la gentaglia sembrano sempre avere il sopravvento.
Per i giovani, ma non solo, è invece importante avere qualche punto di riferimento, qualche persona da ammirare, da guardare con spirito di emulazione. Senza dubbio alcuno, una persona da ammirare e seguire è Alex Zanardi, un emiliano serio e duro come la pietra, un uomo che non si è mai arreso.
Eppure sfighe ne ha avute tante, troppe, nella sua carriera di pilota corretto e umano. Ha trovato concorrenti non altrettanto corretti, strade tortuose e un incidente che gli ha cambiato la vita.
Ma lui ha sempre reagito, ha sempre trovato in se stesso una forza senza eguali.
Alex Zanardi è un uomo da ammirare, da lodare, anche quando non siamo d’accordo con lui. Come ha affrontato la vita rappresenta un modello per tutti. Da qualche tempo, è anche il conduttore televisivo del programma Sfide, roba di sport fatta bene e poi c’è lui, con il suo sorriso timido, la dolcezza nel raccontare i fatti, il tutto modulato dalla sua morbida parlata bolognese.
Un uomo, un esempio, per questa disgraziata Italia, da non dimenticare mai.
Mauro Pecchenino
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