Alexander Skarsgård è stato intervistato dal "Los Angeles Times". Nell’articolo si ripercorre la sua carriera di attore, iniziata da bambino nel 1984, con il film svedese "Åke och hans Värld", per arrivare infine a parlare dei suoi ultimi lavori ed ovviamente, del suo personaggio in True Blood, il vampiro Eric Northman. Ed è il pezzo su True Blood che vi riporto:
Su Eric dice : "Vedremo un aspetto di Eric completamente diverso . Non sa chi più chi sia, perciò tutto il suo bagaglio (conoscenza, sapere, cultura) è andato - 1.000 anni di risentimento e amarezza, di disgusto per l’intero genere umano è sparito. Ma doveva esserci ancora l’elemento “pericolosità” dentro di lui. Non volevo che diventasse troppo “piccolo cucciolo indifeso”.... Non credo che sarebbe stato divertente vederlo per molto tempo completamente evirato dalla sua mascolinità”
Anche se Skarsgard dice di non avere criteri specifici nella scelta delle parti, preferisce personaggi, come Eric, che non sono né apertamente eroici e ne apertamente malvagi, dice: "Quando guardo un film, trovo sempre che sia più interessante quando la trama è confusa. Questo rende le persone reali e tridimensionali".
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