Non ho picchiato nessuno per le collanazze d'oro di Anna Dello Russo, né per i panta-fuseaux con le palme di Versace o la maglietta con la stampa dell'outfit da serata sulla Salaria di Lanvin.
Finora l'unica collaborazione che salvo è quella di Marni, di cui comunque non presi nulla per la solita questione che carino il modello, carina la stampa ma la stoffa
E solitamente è meglio attendere qualche affare su Yoox o piuttosto rovistare fino ad avere i calli e a tornare single negli outlet grandi firme.
Ora è il turno della limited edition di Alexander Wang che lo scorso 17 ottobre ha debuttato a New York in una passerella insolita (ma perfettamente calzante col mood sportivo della collezione) allestita nella pista di atletica indoor di Harlem e di cui finalmente (...) possiamo vedere TUTTE LE FOTO.
Se dipendesse dal mio gusto le sue creazioni le ritroveremmo anche nei saldi, verso l'infinito e oltre.
Ma può darsi che sia un fattore generazionale: probabilmente il target maggiormente attratto da questo tipo di moda si colloca tra i ventenni un po' più urban e decisamente più sporty di me.
La collezione è unicamente dedicata al concetto sportivo: tessuti spessi effetto scuba, tenute da wannabe Rocky Balboa, collezioni uomo-donna praticamente interscambiabili.
Pezzi cult non ne vedo. Niente che mi faccia distinguere una sua proposta da un qualunque altro capo che la catena low cost avrebbe potuto proporre no logo. Che la firma sia un attrattiva? Ma va, che domande. Ma fino a che punto lo è? Il mercato di H&M è internazionale, staremo a vedere il successo che avrà in Italia.
Per mio gusto molto meglio i capi "anonimi" di Zara che già di per sè, senza ambire ad alcuna collaborazione e dunque mantenendo prezzi standard, fanno tanto Zéline & more.
Ma se proprio non vedete l'ora segnatevi il 6 novembre sul calendario.