È una semidea dagli occhi di ghiaccio nella saga di Percy Jackson e con le sue forme giunoniche ha conquistato il pubblico maschile di mezzo mondo, ma è alla tv che Alexandra Daddario deve, fino a ora, gran parte del suo successo: il primo ruolo della carriera è stato quello di Laurie Lewis nella soap “La valle dei pini”, poi ha partecipato a diverse serie di successo come “I Soprano”, “Law and Order”, “Damages”, “White Collar” e “New Girl”, per arrivare infine a “True Detective”, serie evento che in America ha conquistato pubblico e critica. In “True Detective”, mini serie in otto episodi scritta da Nic Pizzolatto e diretta da Cary Fukunaga, l’attrice è Lisa, la donna che fa perdere la testa a Martin Hart, il detective interpretato da Woody Harrelson, uomo sposato e padre di due figlie, che instaura con lei una relazione. Il rapporto tra Martin e Lisa crea problemi non solo al matrimonio del detective, ma è causa di scontri anche con Rust Cole, il collega di Martin interpretato da Matthew McConaughey. “True Detective” è in onda da venerdì 3 ottobre su Sky Atlantic, canale 110 di Sky, alle ore 21:10, con due episodi a sera.
A proposito di nudità: il nudo, soprattutto in serie firmate HBO come “Game of Thrones” e, appunto, “True Detective”, fa ancora tanto scalpore. Tu che opinione hai a riguardo? Per quanto riguarda Lisa, il personaggio che ho interpretato in “True Detective”, ho sentito da subito che era vero e quindi ho percepito la nudità come necessaria per il ruolo: è una ragazza molto giovane che instaura una relazione con un uomo sposato, che in apparenza sembra integerrimo ma in realtà è pieno di difetti. La scena in cui si vede Lisa nuda sopra quest’uomo, che dovrebbe essere il simbolo dell’integrità, fa immediatamente cambiare la prospettiva su quel personaggio: quindi direi che in questo caso la nudità non solo è essenziale, ma anche funzionale al racconto. L’unico appunto che potrei fare è che dovrebbero esserci più nudi maschili in televisione, così che anche le donne possano avere qualcosa di stuzzicante da guardare. In questo film e in “True Detective” tu sei “l’altra donna”: che differenza c’è tra i due personaggi? Il mio ruolo nella serie è abbastanza diverso: il personaggio di Lisa è più folle, più intenso e pieno di contraddizioni, cosa che è divertente da interpretare, mentre Olivia ha meno difetti, certo tutti ne hanno, ma a differenza di Lisa non va di proposito a intromettersi nel matrimonio di altre due persone, non sa in cosa si sta cacciando, crede di aver incontrato un ragazzo che non ha già un’altra relazione, quindi il contesto è decisamente diverso. In “True Detective” il tuo personaggio interagisce soprattutto con quello di Woody Harrelson: come è stato lavorare con lui? Woody Harrelson per me è una leggenda, è un attore a cui ho guardato con ammirazione per tutta la vita, quindi per me avere la possibilità di lavorare con lui è stato straordinario: è stata una cosa incredibile poter lavorare con qualcuno che mi ha ispirato a diventare un’attrice quando ero piccola. Il tuo prossimo film in uscita è “San Andreas”, film d’azione ambientato in California dopo un incredibile terremoto: cosa dobbiamo aspettarci? È un grande disaster movie: credo che sia molto divertente, sul set mi sono trovata molto bene con tutti i miei colleghi. Spesso con questo tipo di film la sceneggiatura è sacrificata in favore della computer grafica, è un paradosso: più soldi a disposizione ci sono e meno la storia ne giova; nel caso di questo film credo invece che ci sia stata la volontà di rendere reali tutti i personaggi e fare in modo che il pubblico si affezioni a loro. Pensi che tornerai di nuovo a fare televisione? Sì, mi piacerebbe tornare a lavorare per la televisione: sono contenta del fatto che il pregiudizio che c’era nei confronti della tv ormai non esista più e che la televisione sia cambiata così tanto in poco tempo. Ora ci sono tantissimi canali, l’offerta è pazzesca ed è positivo sia per attori e sceneggiatori, che in questo modo hanno più opportunità, sia per il pubblico, che ora può godere di prodotti molto diversi tra loro, spesso di qualità eccellente. In un certo senso televisione e cinema si stanno fondendo e ormai non c’è più tanta distinzione tra i due mezzi: se un prodotto è valido il pubblico se ne accorge e lo guarda, a prescindere che sia trasmesso su internet, in tv o su un grande schermo. C’è qualche serie che ami da spettatrice? Mi piace molto “House of Cards”, ovviamente amo “True Detective”, lo dico sinceramente, e sono ossessionata da una commedia che si chiama “Nathan for you”, che non so se in Italia è conosciuta, ma sta diventando molto popolare in America: la consiglio. Pubblicato su TvZap.