Alfredo Morescalchi a New York – Foto tratta da ” Viareggio in maschera” del 1960 – Rivista ufficiale del Carnevale di Viareggio
Alfredo Morescalchi ( Viareggio, 1900 – Viareggio, 1987 )
“Scultore di non comune forza figuratrice, le sue creature di ispirazione carnevalesca, destinate ad aprire e ad annunziare nel tono tutto il corteo grandioso e fantasmagorico dei Corsi Mascherati di Viareggio, respirano nelle loro forme riassuntive un’aria di universale, sempre commossa umanità: permeate d’anima e quasi nobili e dignitose pur nel loro senso palesemente grottesco, esse rivelano lo stile e la coerenza di una personalità inconfondibile.”
( Elpidio Jenco, presentazione del libro di Alfredo Morescalchi “Ricordi di un carnevalaro”, La Nuova Europa, 1981 )
“Sotto l’aspetto calmo e sereno, Alfredo possedeva una personalità complicata, tanto che in essa si poteva scorgere il contrasto: da un lato, l’uomo porttato per intima estrazione e perché forgiato dalle tristi esperienze di vita, al pessimismo, alla riflessione, alla malinconia che lo facevano esulare nel campo dell’immaginazione come un rifugio lontano dalle tristezze e dalle volgarità quotidiane; e dall’altro, l’uomo di grande osservazione, precisa ed incisiva, radicato in un sano realismo mescolato di satire e di comicità”
( Testimonianza di Enrico Tomei raccolta da Aldo Belli nel libro “Lungo la rotta dei giganti di carta” – Pezzini Editore, 1998 )
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