La Sardegna non smette mai di stupire. Così, come pochi mesi addietro, nella Marina di Arbus, durante gli scavi a Su Pistoccu, era venuto allo luce, sepolto sotto coltri di terra, sabbia e polveri il probabile primo abitante della Sardegna, battezzato Amsicora, uno degli scheletri più antichi di tutto il bacino del Mediterraneo, oggi apprendiamo on line di un’altra strepitosa scoperta.
Lo scrigno che, per milioni di anni, ha conservato il reperto è Alghero, precisamente Torre del Porticciolo. Qui è stato rinvenuto un fossile di un enorme rettile che pare essere vissuto più di 270 milioni di anni fa. Ad arrivare alla scoperta sono stati ricercatori paleontologi coordinati dal professor Ausonio Ronchi del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pavia, e dell’Università “la Sapienza” di Roma.
Da quel che si legge online sembra si tratti di un fossile appartenente al genere Cotylorhynchus (lungo circa 4 metri, della famiglia dei caseidi, erbivoro e simile agli ippopotami). I Cotylorhynchus, aveva un aspetto davvero impressionante. Con una lunghezza che poteva raggiungere i sei metri e un peso che arrivava alle due tonnellate, il cotilorinco è il più grande pelicosauro rinvenuto finora. La testa, corta e piccolissima rispetto al resto del corpo, era a forma di scatola, dotata di denti simili a incisivi nella parte frontale, e attaccata al corpo tramite un collo cortissimo; il corpo, invece, era incredibilmente largo e piatto, mentre le zampe erano robustissime, munite di grandi artigli e sporgevano ai lati dell’animale. La sua coda lunga e robusta.