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Alì-boma-yé, Alì-boma-yé...

Creato il 13 febbraio 2011 da Omar
Alì-boma-yé, Alì-boma-yé...Norman Mailer, giunto giovanissimo nel «Pantheon delle Lettere» grazie a Il nudo e il morto, romanzo bellico di eccezionale successo, si ritagliò presto un ruolo fondamentale nella cultura statunitense: perfido bacchettatore dei costumi e mordace politologo, lo scrittore colpì il pubblico con perle letterarie come I duri non ballano, Il canto del boia e An american dream. Assurto unanime-mente a «Campione delle Lettere», negli anni settanta si ritrovò faccia a faccia - diventandone amico personale e baldo sostenitore - col «Campione della boxe» Mohammed Alì, l'uomo che fece del pugilato un'arte rivelandone al mondo la più profonda essenza.
Il combattimento è lo straordinario reportage di Mailer sull'epico scontro tra Alì e George Foreman a Kinshasa (Zaire) nel 1974. All'epoca, il grande Mohammed era stato defraudato del titolo per essersi rifiutato di imbracciare il fucile contro i vietcong - decisione che, se pure ne bloccò (temporaneamente) la carriera sportiva, confermò ciò che in molti cominciavano a sospettare: Alì, oltre a combattere da dio, aveva l'intelligenza di un abile politico. Il suo rientro in pompa magna nelle file della boxe professionistica è l'epicentro del racconto di Mailer, che verga pagine intrise di abilità giornalistica e di fervore appassionato (in gioventù Mailer si era cimentato coi guantoni) e non tralascia di fare il punto sul vorticante fall-out mediatico di tutta vicenda. L'eccentrico Don King organizza la disputa in Africa (nell'ex-Congo guidato dal dittatore Mobuto), riuscendo a trasferire sull'evento l'attenzione dei media. Nella capitale zairese si riversarono personalità afro-americane d'ogni genere (James Brown e B.B. King tra i tanti) e la crema dei reporter sportivi. Alì colse l'occasione per spavaldeggiare, proclamandosi davanti alle televiAlì-boma-yé, Alì-boma-yé...sioni del pianeta come il paladino del popolo nero oppresso. Genio della tattica psicologica, Alì provocava il suo avversario inoculandogli dubbi e riversandogli addosso accuse di servilismo bianco. Mailer riesce però a rendere in maniera eccelsa anche i timori che attanagliavano l'entourage del campione: in molti pensavano che Cassius Clay, ormai trentacinquenne e fuori forma, avesse perso il suo personale «touch», e Foreman era indiscutibilmente il miglior pugilatore in circolazione. Ma il fulcro vero di tutto il libro è lo scontro: lo scrittore prepara il capitolo del match finale come un giallista si prepara a rivelare il colpevole nell'ultima scena: e quando i pugni diventano i soli protagonisti, il lettore e improvvisamente coinvolto dalla fatica fisica, dalla saettante violenza dei due contendenti, dalla sconvolgente capacità di Mohammed Alì di mutare a suo vantaggio le proprie lacune atletiche. Semplicemente memorabile.
Il combattimento - Norman Mailer (Ed. Baldini&Castoldi)

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