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Ali e corazza di Daniele Trovato

Creato il 22 febbraio 2012 da Nasreen @SognandoLeggend

Daniele Trovato (1976) è nato e vive a Roma. Attore di teatro amatoriale e blogger oltre che sistemista e progettista informatico, con “Ali e Corazza” è al suo romanzo d’esordio.

 

Ali e corazza di Daniele Trovato
Titolo: Ali e corazza
Autore: Daniele Trovato
Edito da: Autodafé
ISBN: 978-88-97044-19-2
Prezzo: 13.00€
Genere: Noir
Pagine: 128
Voto:
Ali e corazza di Daniele Trovato

 

Trama: Angela Greganti è una transessuale elegante e di fascino. Una sera, partecipando a una festa che raduna il jet-set televisivo e istituzionale, assiste alla violenza compiuta da un importante uomo politico ai danni di una ragazza. L’impulsiva reazione di Angela, con le inevitabili conseguenze, porta a una fuga che si trasforma anche in un viaggio interiore.

 

Recensione
di Livin Derevel

La prima cosa che colpisce di questo romanzo è la narrazione. Descrittiva ma non troppo, incisiva quel tanto che basta per dare una panoramica completa e a 360° di tutta la situazione. L’autore ha uno stile sintetico e apparentemente essenziale che non appesantisce e lascia che la scena scorra di fronte agli occhi del lettore come un servizio fotografico, in cui sostantivi e punteggiatura sono giocati in maniera inaspettatamente abile.

Ali e corazza è un noir moderno in cui si fondono elementi più che mai attuali che ci parlano di una politica dai lunghi tentacoli e il tentativo di tanti pesci piccoli di accaparrarsi un piccolo spazio nel mondo, non importa a quale prezzo. Il sesso come merce di scambio è cosa nota, ma in questo libro viene messo su due piani differenti: da un lato Angela, transgender bella e di classe, che gestisce il proprio lavoro con selezione e garbo e dall’altro giovani donne appena emerse dal jet-set pronte ad annientarsi per un programma televisivo.

Angela Greganti ci narra il percorso che l’ha portata a cambiare da uomo a donna fino a delineare il suo profilo psicologico stabilizzato, le sue ansie e le sue paure, mettendo a nudo un carattere un po’ impersonale, troppo legato ad una vita senza alti né bassi che inevitabilmente la porta a compiere un’azione impulsiva di cui poi si pentirà, un’esplosiva valvola di sfogo estemporanea.

E’ un ritratto crudo e disincantato della società attuale descritto direttamente dalla protagonista in maniera fredda e analitica, che è in grado di trasmettere amarezza fin quasi al disgusto, la prepotenza dei più grandi, le diseguaglianze, il delirio iniquo e la velata onnipotenza.

La trama è chiara e lineare, il finale prevedibile anche se non scontato, preda di un violento realismo, sfogliamo l’ultima pagina pensando Non è giusto.


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