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Ali e corazza di Daniele Trovato, recensione

Creato il 16 febbraio 2012 da Annare

Ali e corazza di Daniele Trovato, recensioneAli e Corazza di Daniele Trovato rappresenta uno spaccato dannatamente umano inserito in un contesto alieno; queste le parole che ho pesato quando ho finito di leggere il libro, libro che mi ha stupita per qualità, storia e narrazione. La protagonista è Angela Greganti, un transessuale elegante, misteriosa, e sexy; Angela mi ha rapita, per semplicità, dolore, e capacità di descrivere fatti penosi, ma purtroppo reali, senza mai appesantire il racconto, renderlo banale, o troppo scontato. Il risultato è un’interessante io narrante che riesce a trasmettere ogni sentimento e sensazione mentre la storia si complica fino a raggiungere il suo inevitabile apice.

Angela è bella, intelligente, ma nel suo mondo l’intelligenza serve solo a sopravvivere, sensibile, si è fatta rifare le tette ed è più donna delle tante ragazzine che vorrebbero diventare amiche di un trans perché fa tendenza. Il mondo che la circonda non è certo il paradiso, tra cocaina, sesso a pagamento o comunque dato per scontato, privé dall’atmosfera macabra, spacciatori ecc. Eppure Angela di questo mondo non si lamenta, è il suo mondo, lo conosce, lo sa gestire, lo padroneggia, la paura dell’ignoto è sotto controllo. Una perfezione poco sfavillante, ma pur sempre la sua perfezione. Poi Angela assiste a uno stupro, a commetterlo un uomo politico, un ministro, Angela reagisce e scappa, scappa perché sa di averla combinata, scappa perché ha paura, scappa…

Lo stile narrativo sciolto, piacevole, e l’abilità di scrittore di Daniele Trovato, rendono Ali e corazza un libro interessante e Angela irresistibile, probabilmente perché Angela non nasconde contraddizioni, unendo paure, ansie e fascino, Angela è umana, è anche un transessuale, lei si considera donna e personalmente l’ho sempre ritenuta tale dall’inizio della sua storia, coraggiosa ma contemporaneamente parte di un sistema terribile.

D’un tratto, non so dire provenendo da quale discorso, arrivai in qualche modo a sostenere che la bruttezza fisica, al giorno d’oggi, è la cosa più antisociale che ci sia, quella che chiude più porte, che rischia di rendere più infelici. Gli spiegai, forse con enfasi appena un po’ accentuata dal vino, come un uomo brutto, ma soprattutto una donna brutta, potessero trovarsi a dover faticare il doppio non solo nella ricerca del sesso o dell’amore, ma anche nel lavoro e nelle socialità in generale. Nuovi paria, credo di averli definiti, costretti alla modestia, al superlavoro, a una bontà d’animo ostentata e spesso posticcia per farsi perdonare un occhio storto, un naso adunco o un girovita giunonico. Persino quando si sposano tra loro, il matrimonio si riduce a un sodalizio tra reietti. Dissi che essere d’aspetto veramente sgradevole nella società in cui viviamo è peggio che essere omosessuali, peggio che essere trans, peggio che essere slavi o musulmani o negri. Peggio che essere criminali o analfabeti o stupidi. Peggio perfino che essere poveri.”

Lo consiglio.

Ali e Corazza

Daniele Trovato

Euro 9.00

Edizioni Autodafé


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