La psicologia del secondo interesse
Spiegai ad Alice e al bianconiglio che la gente è disillusa dal momento che stiamo attraversando e non crede più ai miracoli e alla “magia” e non acquisterà il mio servizio (la pianta magica), senza un valido incentivo.
Il bianconiglio sembrava incuriosito e avvicinandosi mi disse all’orecchio:
“Posso farti una domanda?”
Trattenevo il fiato non sapendo cosa dire e non riuscivo a credere che il bianconiglio in persona mi stesse ponendo una domanda.
“Mhmhhm … Si” risposi con tono imbarazzato, non avevo idea di cosa mi avrebbe domandato.
Alla fine ha parlato: “Posso accompagnarti la prossima volta che vai nel bosco? Vorrei mostrarti qualcosa.”
Non sapevo cosa rispondere, ma la curiosità come sempre rispose per me.
“Certo con piacere” dissi, “Ehmm….. cosa hai da mostrarmi nel bosco?”
Il bianconiglio passeggiava insofferente e continuava a ripetere “E’ tardi! E’ tardi! Dobbiamo far presto, non c’è altro tempo da perdere… Andiamo!”
Partimmo subito, la stanchezza e la fame erano svanite, una strana energia positiva mi rendeva euforico e come un bambino di 5 anni, mi lasciavo “sorprendere dalla vita”…
Conoscevo bene la direzione, avevo percorso il sentiero e attraversato il bosco da solo molte volte, sapevo perfettamente dove si trovava la pianta, l’ avevo cercata e trovata.
Ecco dissi, mostrando la pianta magica al bianconiglio, lui ne raccolse un rametto, lo annuso e disse: “Lascia che la visione che hai nel cuore entri nei progetti della tua vita. Sorridi!”
“Dobbiamo far presto andiamo devo mostrarti qualcosa ricordi?“ disse il bianconiglio strizzandomi il suo rosso occhio destro!
Ci trovammo davanti un bellissimo giardino, e un ancor più bella abitazione e sulla porta d’ingresso c’era scritto Bed and breakfast a casa di Alice!
Non capivo, ma che diamine ci facevo io nel bosco, col bianconiglio
e davanti il b&b di Alice?… mi risposi che in sogno tutto è possibile .
Il bianconiglio bussò alla porta e… Una bellissima donna aprì sorridendo calorosamente, ci fece accomodare e si presentò.
“Speranza” disse, “Mi chiamo speranza e questo è mio marito OZ”. “Siamo i genitori di Alice” proseguì, “e abbiamo trasformato questa splendida dimora di famiglia in un bellissimo b&b”, ma appena pronunciò queste parole il suo sguardo si oscurò…. Il bianconiglio premurosamente le prese la mano e la portò al petto in segno di conforto e di empatia.
“Purtroppo abbiamo investito tempo, danaro e sogni in questo progetto e, nonostante i nostri sforzi, non abbiamo avuto grandi risultati” disse il marito Oz.
Proseguì dicendo che forse la causa di tutto ciò era dovuta al fatto che non si trovavano in una zona turistica o forse la gente non ama i luoghi “magici”.
Il bianconiglio con fare frettoloso mi disse di preparare una pozione con la radice della pianta e di offrirla ai padroni di casa, cosicché anche loro potessero essere fortunati e felici.
Mi dispiace risposi, veramente mi dispiace molto ma la mia pianta magica non avrà alcun effetto se prima i nostri amici non rispondono alla:
Domanda Sacra!
***segue