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ALICE MUNRO- Premio Nobel 2013 –

Creato il 10 ottobre 2013 da Viadellebelledonne

NEMICO; AMICO, AMANTE

Anni fa, prima che tanti treni su linee secondarie venissero soppressi, una donna dalla fronte alta e lentigginosa e una matassa crespa di capelli rossi, si presentò in stazione per informarsi riguardo alla spedizione di certi mobili.
L’impiegato faceva sempre un po’ lo spiritoso con le donne, specie con quelle bruttine, che sembravano apprezzare.
- Mobili?- disse, come se nessuno avesse mai avuto prima un’idea simile.- Dunque, vediamo. Di che genere di mobili stiamo parlando?
Un tavolo da pranzo con sei sedie.Una camera da letto completa, un divano, un tavolo basso, alcuni tavolini, una lampada a stelo. E anche una cristalliera e una credenza.
- Accidenti. una casa intera.
- Non direi proprio, – ribattè lei.- Mancano le cose di cucina e ci sono mobili per una sola camera da letto.
Aveva tutti i denti ammucchiati davanti, come se fossero pronti a litigare.
- Le servirà il furgone,- fece lui.
- No, voglio spedirli per ferrovia. Vanno a ovest, nel Saskatchewan.
Gli si rivolgeva a voce alta, come se fosse sordo o scemo, e c’era qualcosa di strano nel modo in cui pronunciava le parole. Un accento. Olandese, pensò lui- c’era parecchio movimento di olandesi in quella zona-, anche se, delle donne olandesi, a questa mancava la stazza o la bella carnagione rosea o i capelli biondi.Poteva essere sotto i quaranta, ma che importanza aveva? Miss bellezza non doveva esserlo stata mai.
L’uomo si fece molto professionale.
- Prima di tutto le ci vorrà il furgone per trasferire la roba qui da dovunque si trovi. E poi, sarà meglio controllare che in questo posto nel Saskatchewan ci passi il treno. Se no, dovrà farla venire a prendere, che so, a Regina.
- E’ Gdynia, .-disse.- Il treno ci passa.
Lui prese una guida cincischiata che stava appesa a un chiodo, e le chiese come si scriveva.Lei si servì della matita a sua volta legata a una corda e scrisse su un pezzo di carta estratto dalla borsetta: GDYNIA.
- E che razza di nome sarebbe?
Disse che non lo sapeva.
Le prese la matita per scorrere rigo a rigo.

Questa è la pagina iniziale del primo racconto( intitolato “NEMICO,AMICO,AMANTE”)
primo dei nove racconti raccolti nel libro anch’esso intitolato “NEMICO, AMICO, AMANTE”



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