Magazine Cultura
ALICE NEL PAESE DELLA VAPORITA', di Francesco Dimitri
Tea, 280 pagine, € 8,90
Genere: bizzarro
Voto: 3,5/5
Non ho mai letto nulla di Dimitri prima di questo libro - per essere precisi, non ho mail letto Pan, di cui si dicono meraviglie - e dalle recensioni non proprio entusiaste che si trovano in giro temevo di rimanerne delusa.
Invece, mi è piaciuto abbastanza.
Un errore di fondo è quello di considerarlo steampunk solo per il titolo.
Questo romanzo non è steampunk, non ha nulla a che fare con tale genere letterario. Non c'è nemmeno il vapore (bensì la Vaporità, cosa diversa). Si tratta, piuttosto, di un romanzo bizzarro nella prima parte che poi si trasforma in un gran casino metafisico e metaletterario.
Capisco che a non tutti possa piacere. Ha un suo senso, ma si disperde un po' in un mare di spiegoni.
Tuttavia, quello che ho apprezzato è stato lo stile, rozzo e incisivo nelle parti non metafisiche.
Per farla breve, Alice è una meravigliosa stronza (bitch, direbbero gli inglesi).
Ma di che cosa parla questo romanzo?
La Vaporità è una nebbia, un gas di scarico allucinogeno e mutagenico che si estende attorno a Londra su tutta la Gran Bretagna.
Alice, una giovane antropologa londinese, decide di esplorare questo gigantesco Paese della Vaporità, lo Steamland, abitato da mutanti intrippati di brutto.
Un po' il romanzo rivisita il suo famoso quasi omonimo, Alice In Wonderland. Ci sono uno Stregatto, un Brucalippo, un fiore parlante, una Regina e un Bianconiglio (anche se l'animaletto in questione ricorda più Donnie Darko che l'adorabile orecchiuto con il panciotto e l'orologio, dato che è alto tre metri, feroce come un troll e dotato di scimitarra).
Le mutazioni genetiche portano alla mente echi tipici del postapocalittico.
Poi ci sono questi benedetti spiegoni metafisici (e, ripeto, metaletterari) sul mondo che è ma non è.
A ben pensarci, tutto il romanzo è una sorta di divertissement, un viaggio che uno scrittore potrebbe fare dentro se stesso, magari dopo essersi sparato un acido (lo Steamland sembra un video di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band).
E' un libro bizzarro, ma a me non è dispiaciuto.
L'ho trovato interessante, ecco.
Oh, e poi c'è il Monaco Scimmia.
Il Monaco Scimmia batte tutti. Sempre.
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