La storia è semplice. Alice non ha lavoro. Vive con Riccardo, anche lui senza lavoro. Entrambi vivono in un equilibrio davvero precario. I pochi soldi che hanno in tasca escono da lezioni di chitarra che Riccardo impartisce a ragazzi giovani e speranzosi di diventare Jimi Hendrix. Tutto ha inizio con un colloquio, l'ennesimo colloquio. All'inizio tutto sembra andare per il meglio, ma poi accade che alla seconda audizione la speranza crolla. Segue l'incontro con l'amica del cuore, che evita di fare il suo nome in azienda perché il posto vacante "non è fatto per lei". E infine il colpo di fortuna, un buffet gratuito a una mostra di quadri che risolve, per una sera, il problema della cena di Alice e Riccardo.
Il romanzo mi ha indisposto. E' un non romanzo. E' la fotografia di un sistema che non va. E' la raccolta di tutto ciò che va storto, ma è anche il ritratto di giovani che non si rimboccano le maniche, giovani che sperano di fare ciò per cui hanno studiato, colloquio dopo colloquio, magari abbassandosi a fare volantinaggio per rimediare qualche euro, ma mai veramente guardando verso le opportunità di lavoro (è vero sono scarse, ma ci sono) che la città offre. Alice appare ormai abbattuta. Vive di rimpianti. Rimpianti di ogni tipo. Maledicendo i propri studi, maledicendo il sistema, maledicendo chi il lavoro ce l'ha, maledicendo chi le dà della pezzente (n.d.r. e aggredendole pure...); maledice e condanna in continuazione. Per questo mi indispone. Perché l'ebook trasuda di malessere. Malessere che permea anche nel lettore, se si lascia trascinare in quel turbine di emozioni che Alice sa trasmettere parola dopo parola.