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Alice sottoterra Museo Luzzati 26 novembre 2015 – 15 maggio 2016

Creato il 01 dicembre 2015 da Wsf

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Sottoterra perché lontano dalla vista e dai nostri sensi.

Sottoterra perché lontano dalla luce.

Sottoterra perché è lì che si annida il perturbante.

Sottoterra perché è lì che si mettono a dormire i morti e si trovano le ossa.”

Lewis Carol

Sottoterra perché lontano dalla vista e dai nostri sensi.

Sottoterra perché lontano dalla luce.

Sottoterra perché è lì che si annida il perturbante.

Sottoterra perché è lì che si mettono a dormire i morti e si trovano le ossa.”

Lewis Carol

Il museo Luzzati di Genova festeggia e omaggia i 150 anni di “Alice”. Personaggio nato dalla penna di Lewis Carol attraverso gli schizzi e le illustrazioni dell’artista Stefano Bessoni.

Nella bellissima cornice di Porta Siberia, troviamo l’incontro e lo scontro tra due generazioni di artisti, che danno vita ad un viaggio surreale e sotterraneo non dissimile da quello che intraprende la protagonista prima di rompere lo specchio.

Ispirato dalla prima versione dell’opera dello scrittore inglese, “Alice’s Adventures Under Ground”, l’artista romano elabora attraverso il suo stile naturalista e visionario un passaggio quasi metafisico verso la luce.

La mostra ricrea perfettamente il senso di perdizione riservato all’eroina in una serie di circa 70 illustrazioni che rielaborano le forme del mito filtrato attraverso gli occhi dell’autore.

Immagini orrorifiche, gotiche e scarificate, come la lepre mazzolina che riporta la perfezione anatomica e scheletrica di un animale privo di pelle in simbiosi con il contesto circostante. La crudezza delle figure viene attenuata dalla combinazione morbida dell’acquarello, che scivola dolcemente tra le pieghe e le espressioni curate dei personaggi.

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E’ un’Alice questa, assai lontana dalla classica visione disneyana della bambina bionda e spensierata. Quella rappresentata da Bessoni è altresì una sorta di homunculus, moro e disilluso, con un’inquietante passione per gli insetti. Interesse questo che ritorna anche in altri personaggi, come il cappellaio matto e i suoi gingilli appesi al cappello e il “lombrosiano” brucaliffo.

Un percorso quello dell’artista emblematico e ricchissimo in sintonia con l’architettura rinascimentale del museo. Uno spazio scenico dove l’autore ha saputo ricostruire il mondo di Alice in una serie di appunti di viaggio, che scivolano nella memoria tra acquarelli e pagine di libro che ci lascia silenziosi e persi a guardare.

All images are copyright protected and are property to Stefano Bessoni

Museo Luzzati: http://www.museoluzzati.it/sito/

Sito ufficiale: http://stefanobessoni.blog.tiscali.it/

Christian Humouda


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