Il notebook da gioco di Alienware si rinnova per il 2016 con l'adozione di un display OLED, una novità che porta neri assoluti, una migliore qualità d'immagine e tempi di risposta ancora più rapidi.
I notebook da gaming stanno diventando sempre più interessanti. La concorrenza si è fatta particolarmente spietata, con le case produttrici che sono ora alla ricerca di nuovi spunti per ribaltare le gerarchie sul mercato. A guadagnarci sono in primis gli utenti, che hanno oggi l'imbarazzo della scelta, con portatili dagli ottimi componenti hardware, eccellenti design e caratterizzati da innovative e particolari tecnologie. Alienware rimane senza dubbio una delle realtà più attive sul mercato: la sussidiaria di Dell non ha certamente nulla da imparare dalle altre case produttrici, essendo da sempre uno dei punti di riferimento per il settore. Gli ultimi prodotti realizzati dall'azienda rimangono device molto interessanti, ma non rappresentano più la sola alternativa per chi desidera un notebook gaming dalle grandi performance. Una concorrenza divenuta più forte ha costretto la compagnia statunitense a correre ai ripari, investendo molte risorse nel rinnovamento della propria gamma, con prodotti adatti ad una più vasta tipologia di utenti. La mossa ha portato alla nascita di Alienware 13, un device notevole uscito sul mercato lo scorso anno. Un notebook caratterizzato da ridotte dimensioni e che può godere di potenza extra in abbondanza, grazie ad una dock, venduta separatamente, che permette di collegare una scheda grafica desktop. Un laptop che è riuscito a convincere gli addetti ai lavori e che viene riproposto da Alienware in una variante aggiornata per il 2016. La nuova revisione del prodotto arriverà sul mercato nei prossimi mesi, portando interessanti novità.
Caratteristiche tecniche
Il nuovo Alienware 13 rimane sostanzialmente identico al modello uscito lo scorso anno. A livello di design ritroviamo quindi la medesima scocca e le stesse linee già viste nella precedente variante, con nuove finiture rosse che donano però un look leggermente più aggressivo e complessivamente più riuscito. Abbiamo quindi un device ben realizzato, ma che purtroppo non riesce più a stupire per estetica e per qualità dei materiali utilizzati. Avremmo gradito una riduzione del peso e dello spessore dello chassis, per allineare il notebook alle soluzioni della concorrenza. Il laptop Alienware rimane piacevole alla vista e all'occorrenza facilmente trasportabile, ma non rappresenta più il top per il settore sotto questi aspetti. Ad essere modificato radicalmente in questo nuovo modello è lo schermo. Si è mantenuta la medesima diagonale, 13.3 pollici, e si è ridotta la risoluzione del display, che passa da 3,200 x 1,800 pixel a 2,560 x 1,440 pixel. Potrebbe sembrare una nota negativa, ma in realtà non è così e adesso vi illustreremo il motivo. La compagnia statunitense ha deciso di puntare su un pannello OLED, tecnologia che è già ben implementata in smartphone e TV, ma che è ancora sostanzialmente nuova per il settore notebook. La soluzione scelta da Alienware è impressionante: uno schermo dai colori vividi e dal nero profondo, per immagini che risultano incredibilmente vive e dettagliate. L'uso della tecnologia OLED non migliora solo la qualità delle immagini, ma fa crescere in maniera esponenziale anche l'esperienza in modalità gaming. Abbiamo infatti un pannello tra i più reattivi disponibili nel campo notebook, con una velocità di refresh che si aggirerebbe intorno agli 1-2 millisecondi, contro i 16 millisecondi di uno schermo tradizionale. Il cambiamento della risoluzione non è poi assolutamente negativo: un minor numero di pixel a schermo avvantaggia notevolmente le performance della macchina, che non presenta componenti hardware eccezionalmente potenti.
Sotto la scocca il notebook Alienware non subisce modifiche, mantenendo esattamente le medesime configurazioni già vista sul vecchio modello. Abbiamo un processore a basso consumo Intel di sesta generazione, 8GB di memoria RAM DDR3L dual channel da 1600 MHZ, ed una scheda grafica NVIDIA GeForce GTX 960M, con 2GB di memoria GDDR5. La variante meno costosa può contare su una CPU Skylake i5-6200U, dual-core con 3 MB di cache e clock fino a 2,8 GHz con Turbo Boost. La versione più costosa è invece basata sul più potente Intel Core i7-6500U, con frequenze che possono raggiungere 3,1 GHz in modalità turbo. Non si tratta di processori realizzati appositamente per il gaming, bensì soluzioni contraddistinte da bassi consumi, più adatti all'integrazione negli Ultrabook. La stessa scheda grafica NVIDIA 960M non rappresenta certamente la scelta migliore per il gioco in campo mobile. La GPU rimane una buona opzione per sfruttare numerosi titoli in FullHD, ma è assolutamente inadeguata per risoluzioni superiori. Ecco quindi spiegate due decisioni prese da Alienware: ridurre la definizione dello schermo, che non sarebbe stata sfruttabile durante il gaming, e dare la possibilità di aggiungere una scheda grafica desktop grazie ad una dock esterna.
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