Magazine Attualità

Alimentare: bene maxi-sequestro dei carabinieri. Le eccellenze del “made in Italy” sempre più spesso nel mirino delle frodi

Creato il 04 ottobre 2012 da Apietrarota

Alimentare: bene maxi-sequestro dei carabinieri. Le eccellenze del "made in Italy" sempre più spesso nel mirino delle frodi
 
La Cia commenta le operazioni portate avanti da Nac e Nas, che hanno portato alla scoperta di oltre una tonnellata e mezzo di alimenti in cattivo stato di conservazione e di 3.500 chili di prodotti tra aceto balsamico, vino e limoni con falsi marchi di qualità. Un business illegale da oltre un miliardo di euro l'anno che minaccia la sicurezza alimentare, al primo posto nelle scelte di consumo per otto italiani su dieci.
 
  Sempre più sotto assedio l'agroalimentare italiano, al primo posto in Europa per le segnalazioni di cibi "irregolari" e "tarocchi". E a finire nel mirino delle frodi alimentari sono molto spesso i prodotti più pregiati, contrassegnati dai marchi Dop e Igp: proprio quelli che dovrebbero offrire un'assoluta garanzia di sicurezza alimentare, che è il criterio al primo posto nelle scelte di consumo per otto italiani su dieci. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, commentando le maxi-operazioni di Nas e Nac, che hanno sequestrato in tutt'Italia oltre una tonnellata e mezzo di alimenti pericolosi per la salute pubblica nonché 6 quintali di "finti" limoni di Sorrento Igp, 1300 chili di pizze con falsi marchi a denominazione "cipolla di Tropea" e "San Marzano", ma anche vini Doc prodotti in Gran Bretagna in "wine-kit" e aceto balsamico di Modena Igp fatto in Germania.
   È necessario usare "tolleranza zero" nei confronti degli autori delle truffe e degli "inganni a tavola" -sottolinea la Cia- che minano la credibilità di tutto il nostro sistema agroalimentare. Un sistema basato sulla qualità che non ha rivali in Ue per numero di prodotti certificati con 246 denominazioni d'origine, di cui 154 Dop, 90 Igp e 2 Stg.
   In Italia -ricorda la Cia- i sequestri di prodotti alimentari "irregolari" oggi superano il valore di un miliardo di euro l'anno. E le cifre sono in crescita: solo nel 2011 sono state portate a termine dalle forze dell'ordine 13.867 operazioni, un numero più che triplicato rispetto al 2010. Questo ci conferma l'efficacia della macchina dei controlli, fondamentali per garantire ai consumatori la sicurezza nel piatto e per tutelare l'immagine del "made in italy" agroalimentare.
  A pagare questo business illegale -conclude la Cia- sono consumatori e produttori. I primi perché, nonostante l'efficacia dei controlli, rischiano di ritrovarsi in tavola cibi che di certificato hanno solo l'etichetta. Ma anche i produttori che lavorano quotidianamente per la qualità e per l'eccellenza del "made in Italy", e che scontano in prima persona le conseguenze di truffe e contraffazioni, che sottraggono 3 milioni di euro al giorno alle aziende italiane.
 
----------------------------- Questa ed altre notizie le trovi su www.CorrieredelWeb.it - L'informazione fuori e dentro la Rete. Chiedi l'accredito stampa alla redazione del CorrieredelWeb.it per pubblicare le tue news.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :