Aumentano i prezzi dei generi alimentari in giugno, secondo i dati Istat, mentre l’Ismea (Istituto di studi sull’economia alimentare) registra un netto calo di acquisti nello stesso settore per i primi quattro mesi di quest’anno. Dati che s’incrociano e confermano il prolungarsi della recessione. I consumatori italiani mediamente non si permettono più di comprare alimenti freschi e più costi perché velocemente deperibili, preferendo generi conservati.
Quello che, senza stupire, genera disgusto, e che qualcuno ritiene che aumentare i prezzi in un periodo come questo sia un’ottima idea. Strana, cinica questa scelta ostile ai consumatori che da molto tempo sono puniti dal calo del potere d’acquisto e che ormai da parecchi mesi risparmiano sugli stessi alimentari. La cosiddetta filiera alimentare mantiene i propri vizi storici e non si adegua per niente malgrado la diminuzione continua degli acquisti.
Questo modo di fare castiga oltre ai consumatori i produttori. La crisi dell’agricoltura sconta anche questa stortura. Il danno è molto diffuso, tuttavia la distribuzione nemmeno ora riesce a far scendere i prezzi. Nessuno sembra riuscirci quindi la spesa si fa nei discount, rinunciando in parte alla qualità.
Alimentari, prezzi più alti in giugno, meno acquisti nel primo quadrimestre
Creato il 05 luglio 2013 da Cremonademocratica @paolozignaniPotrebbero interessarti anche :