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Alimentazione e Autismo

Creato il 23 gennaio 2015 da Isa Voi @VoiIsa
La rubrica della dott.ssa Anna Surace
Alimentazione e Autismo


Va sempre più di moda una nuova teoria che collegherebbe l’autismo all’alimentazione: tale teoria prevede una dieta priva di glutine e lattosio per i bambini diagnosticati con il disturbo generalizzato dello sviluppo.
Un passo indietro: cos’è l’autismo?Autismo, anche detto disturbo generalizzato dello sviluppo, è una sindrome con esordio assai precoce e dallo spettro vastissimo, tanche che ancora oggi non si riesce a correlare tale disturbo con una singola causa e le diagnosi sono in aumento.I manuali DSM IV e ICD 10, ovvero i manuali riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e che descrivono le malattie e i disturbi conosciuti, sintetizzano in questo modo l’autismo

Sintomi considerati caratteristici dell'autismo Sindromi associati

I Chiusura autistica 1) Cerca l'isolamento
2) Ignora gli altri
3) Interazione sociale insufficiente
4) Sguardo inadeguato alla situazione
IV Turbe della motricità11) Attività sensoriale e motoria stereotipata
12) Agitazione, turbolenza
13) Mimica, postura, marcia bizzarre.

II Turbe della comunicazione verbale e non verbale5) Non fa alcun tentativo di comunicare mediante la parola
6) Difficoltà a comunicare mediante i gesti e la mimica
7)Emissioni vocali o verbali stereotipate; ecolalia
V Reazioni affettive inadeguate
14) Autoaggressività
15) Eteroaggressività
16) Piccoli segni di angoscia
17) Alterazioni dell'umore

III Reazioni bizzarre all'ambiente8) Mancanza d'iniziativa
9) Strani comportamenti con gli oggetti, in particolare con le bambole
10) Intolleranza nei confronti dei cambiamenti e delle frustrazioni VI Turbe delle grandi funzioni istintive
18) Turbe dei comportamenti alimentari (qualitative e/o quantitative)

VII Disturbi dell'attenzione, delle percezioni e delle funzioni intellettuali
19) Difficoltà a fissare l'attenzione su qualcosa, facile distraibilità.
20) Bizzarrie nelle reazioni ai suoni.

Molti sono i centri in tutto il mondo dove l’autismo viene studiato e dove si offre un supporto alle persone (e in particolare ai bambini) affette da tale disturbo. E molti in tutto il mondo sono i centri che riconoscono l’innovativa dieta come un aiuto valido a controllare i sintomi e le sindromi associati all’autismo.In Italia il centro ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), oltre al supporto abilitativo e riabilitativo classico che porta i bambini e le famiglie ad affrontare al meglio il disturbo e a migliorarne alcuni aspetti al fine di migliorare lo stile di vita di bambini e genitori (avendo sempre come ottica di riferimento obiettivi a lungo termine, concentrandosi non solo sul qui e ora, ma pensando al bambino autistico come futuro adulto nel mondo), consiglia il metodo denominato DAN! (Defeat Autism Now). Tale metodo che, ricordiamo, prevede una rigida dieta priva di glutine e lattosio, non ha valore scientifico e si basa sull’assunto che il disturbo generalizzato dello sviluppo veda la sua origine in un’intossicazione provocata da vari elementi (quali i metalli pesanti delle otturazioni, il mercurio dei vaccini, fonti di “avvelenamento”)ma anche da tossine provocate da infezioni croniche – ad esempio a livello intestinale – e poco evidenti, che inciderebbero però negativamente sul funzionamento dell’organismo. Alla luce di tutto ciò il metodo Dan! ha individuato diete specialistiche, integrate con nutrienti e antiossidanti in concentrazioni farmacologiche e protocolli di trattamento per le patologie gastro-intestinali eneuro-endocrine.
In Italia c’è che lo ama e lo consiglia (come l’ANGSA) e chi lo detesta e lo aborra (come l’Associazione Autismo Italia).
Non volendo schierarmi e preferendo stare nel mezzo, mi pongo un solo dubbio: che faccia leva sulla fragilità di genitori che, impreparati, devono aiutare il loro bambino? 

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