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ALITI DI TORPORE - Un Blog sul disco di Xenos

Da Xenos
Per la prima volta mi accingo a scrivere un blog e lo faccio in merito ad un pensiero che ha tenuto occupati numerosi tardi-pomeriggi, sere e notti dei miei ultimi 2 anni di vita. Si tratta di una produzione musicale indipendente di forma rotonda: un cd.
Si è annidato nella mia mente e con lentezza ed insieme ansia è diventato un oggetto fisico. Mi ha provocato momenti di forte distrazione dalle mie attività quotidiane. Mi ha fatto guardare nel vuoto, camminare senza decisione nè meta e di tanto in tanto avvicinare il telefonino alla bocca e "fissare" un motivetto improvvisato con la funzione registratore vocale.
Ho scritto musiche e parole rimuginando e ripassandoci sopra innumerevoli volte. Una Moleskine blu mi seguiva ovunque ed io per punirla l'ho imbrattata di un disordine grafico senza schemi e pieno di cancellature. Ma lei insisteva col seguirmi. E alla fine ho scritto e registrato 14 canzoni.
Come anticipato, il parto mentale e fisico è avvenuto soprattutto dal tardo pomeriggio in poi di tanti giorni lavorativi dell'anno.
Sono impiegato in una multinazionale e questo oggetto "fisico" è piccolo quanto lo spazio di sopravvivenza "fisica" che il mio lavoro concede a questa attività.
Fortunatamente, rispetto al poco tempo a disposizione per poter provare suoni e registrare parti al computer, il pensiero vola oltre. Esso occupa anche gli spazi di tempo "proibiti" ritagliati nella routine quotidiana. Piccoli sprazzi in cui l'opaco automa, l'impiegato a tempo indeterminato del ministero della verità di "1984" trova la sua salvezza.
L'ho registrato tutto col mio MAC nelle varie case che ho abitato in questi 2 anni così mutevoli.
Ho aggiunto file audio registrati ed inviati via mail da 2 chitarristi amicissimi. Ho aggiunto una voce femminile di una mia compagna delle scuole elementari, registrata in casa sua con la preziosa collaborazione del suo cane.
Ma si tratta di un disco che parla di disturbi e sono i miei disturbi. Non avrei potuto realizzarlo con la mia amata Xenos Band che piano piano si stava sfasciando.
Per ottenere un prodotto quantomeno ascoltabile, non potevo tuttavia tecnicamente contare solo sui miei mezzi. Questa cosa l'ho capita abbastanza tardi. Mi sono avvalso perciò dell'aiuto di un altro amico, Alessandro, anch'egli con questa vocazione di musicista "di notte". Si è messo davanti al suo ProTools bestemmiando fra i denti per il poco tempo a sua disposizione e per il lavoro che nelle mie parole iniziali era semplice e veloce. Il lavoro non era affatto semplice e veloce.
Un paio di meeting di etichette indipendenti a fine novembre 2010 erano la mia deadline per il prodotto finito e quindi ho "costretto" Alessandro ad inviarmi i suoi mix nel cuore di diverse notti.
Ma torniamo al blog.
Non conosco neanche bene tutte le funzionalità di un blog.
Per gli interessi musicali in passato ho piuttosto "bazzicato" siti specializzati o i myspace delle band. Per Xenos ho anch'io un myspace (www.myspace.com/xenosband) creato 2 anni fa e mai utilizzato seriamente per stimolare interesse intorno al progetto. L'ho utilizzato piuttosto per mettere online gli mp3 e pubblicizzare le pochissime apparizioni live della band.
In realtà myspace non è un mezzo strutturato per poter parlare in maniera estesa e senza schemi di un progetto musicale. Allora eccomi qua, a cercare di superare questa sorta di "bloggo" interiore e scrivere che cosa c'è all'origine di un'ora di musica autoprodotta e masterizzata in casa.
Secondo i dettami ormai classici di chi è nel music biz, una band o un artista che si propone ai discografici e al pubblico deve avere musica che funziona e testi che funzionano. Occorre pertanto strizzare l'occhio alle tendenze in entrambi gli aspetti. Nella musica deve riecheggiare qualcosa di attuale e riconoscibile. Nei testi deve esserci la leggerezza che provoca facilità d'ascolto e cantabilità. Dentro questo disco c'è la descrizione di uno stato mentale, che codificata in suoni e parole a mio avviso è l'esatto opposto della leggerezza e delle convenzioni.

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