Grouper Team / Wellness / alimentazione, alito cattivo, alitosi, cavo orale, estratto, la causa, olio essenziale, organismo, persone / 0 Comments
Quante volte ci siamo trovati in palestra e parlando con amici o colleghi riscontriamo alitosi forti nelle persone. Questo ci crea molto disagio allontanandoci dal nostro interlocutore.
L’alitosi, sinonimo di alito cattivo rientra a pieno titolo in quella categoria di disturbi vissuti a volte ancora con imbarazzo o vergogna, questo soprattutto perché ci mettono in difficoltà nel nostro quotidiano rapporto con gli altri. L’errore in cui s’incappa più facilmente è quello di ritenere l’alitosi semplicemente un problema di cattiva o scarsa igiene orale – così come spesso non si tiene conto che lavarsi spesso non “salvaguarda” alcune persone dall’emanare un odore sgradevole; l’alitosi invece, strettamente legata anche all’igiene orale, può essere la conseguenza di altri disturbi.
In primis problemi gastrointestinali, diabete (acetosi), reflusso gastroesofageo, infezioni che colpiscono seni paranasali e tonsille, l’utilizzo di alcuni farmaci … A tutto ciò naturalmente si vanno ad aggiungere alimentazione non corretta e sigarette.
Il primo obiettivo di chi soffre di alitosi dovrebbe dunque essere quello di eliminare il disturbo alla radice, andando ad agire sulla causa scatenante. Se masticare qualche fogliolina di prezzemolo può aiutare a rinfrescare la bocca, così come fa l’olio essenziale di menta o la tradizionale fogliolina di salvia da strofinare su denti e gengive dopo i pasti, un primo importante passo consiste nel depurare l’organismo.
COME RISOLVERE?
E dunque: eliminare le tossine, aiutare fegato e reni a lavorare al meglio, favorire il processo digestivo. Per questa generale azione “purificante” vengono in soccorso Genziana, Cardo Mariano, Tarassaco,Aloe Vera e Carciofo. Il tè verde invece, grazie ai composti polifenolici in esso contenuti, esercita un’efficace azione deodorante aiutando ad eliminare alcune sostanze che si formano nel cavo orale, o che si accumulano nel nostro corpo perché contenute negli alimenti.
Un altro valido alleato è l’olio essenziale di finocchio che stimola le funzioni gastrica ed intestinale, oltre ad esercitare un’azione antimicrobica. Il cardamomo invece, una spezia che ormai si trova facilmente anche nelle nostre dispense, contiene un olio essenziale a suo volta ricco di Eucaliptolo, che favorisce lo svuotamento gastrico ed è capace di frammentare quelle molecole colpevoli di dar vita a composti dall’odore sgradevole.
Se il problema invece è legato a disturbi del cavo orale, quali, ad esempio, infezioni, si può intervenire con sciacqui di olio essenziale di Melaleuca diluito in acqua. Lo stesso olio di Melaleuca può essere utilizzato per gargarismi in caso di faringiti o di infiammazioni delle tonsille. Per i problemi del cavo orale viene in soccorso anche la Propoli (è disponibile sotto varie forme: spray, collutorio, estratto idroalcolico).
ANCHE I DENTI SONO IMPORTANTI?
Per superare i disturbi annessi alla maleodorazione dell’alito, il paziente dovrà dunque rivolgersi agli esperti della Medicina Odontoiatrica. Solo loro potranno fornire infatti l’assistenza adeguata e i consigli migliori per curare in breve tempo il disturbo. Mostreranno per esempio tutte le azioni corrette per svolgere un adeguata igiene orale, spesso trascurata da molti individui o non necessariamente approfondita.
E’ necessario infatti unire all’uso di dentifricio e spazzolino, quello del filo interdentale, unico strumento in grado di rimuovere i rimasugli dei cibi incastratisi tra i denti.
Inoltre lo spazzolamento non deve riguardare i soli elementi dentali, ma anche la lingua. Infine è bene abituarsi all’uso dei colluttori, in grado di svolgere un’azione disinfettante.
Sarà bene eliminare anche l’uso dei cibi contenenti sostanze alitogene come per esempio l’aglio e la cipolla; eliminare l’uso di alcool e tabacco, bere molta acqua per aumentare la produzione di saliva, primo elemento detersivo del cavo orale.
ALITOSI: DUE UTILI TISANE
Preparare una miscela con queste erbe essiccate:
20 g di frutti di anice verde – 20 g di radice di liquirizia – 20 g di foglie di basilico
Lasciare in infusione per 15 minuti 5 g di miscela in 120 ml d’acqua calda. Filtrare e bere una tazza di tisana prima dei pasti.
Preparare una miscela con una presa di menta, una di salvia e una di lavanda.
Tritare bene le erbe e lasciare in infusione per 10 minuti in un bicchiere di acqua calda. Filtrare e bere dopo i pasti.
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