La mia situazione lavorativa e giunta alla fine. La crisi l’ho sentita anch’io, e la pago. L’ho pagata in mesi e mesi di stress, di esaurimento, di trattativa col datore di lavoro.. Ma considerato che nonostante tutto, ho ottenuto un piccolo “scivolo” che mi permette di arrivare integro a maturare i requisiti della pensione, anche quest’anno voglio permettermi un viaggio con la mia motocicletta, MACINATOR.
Avevo chiamato così la mia Honda Deauville 700, perchè l’anno scorso, più o meno nello stesso periodo, dopo pochi mesi che l’avevo acquistata, mi ha portato a fare un bel viaggio di circa Km 8000 fino al Monte Ararat macinando km su km ogni giorno.
Sabato all’alba partirò. Dirigerò la mia moto verso nord col sogno di andare ad ammirare nazioni, paesaggi, albe e tramonti sconosciuti. Andremo, io e Macinator, e ci fermeremo in campeggi ai bordi delle strade, in piccoli motel di fortuna e ci riforniremo come capiterà e quando capiterà.. La meta è molto ambiziosa, Nordkapp, è la strada è lunga.. Non so se ci riuscirò.. non ho più vent’anni, e nemmeno 40.. ma non vi dico quanti sono ;) Non so neppure se la moto reggerà ancora un altro viaggio come quello dell’anno scorso senza crearmi problemi, ma devo staccare la spina da tutto, e vivere per un po’ di giorni solo con me stesso, ammazzandomi di fatica e di natura.
Ci rivedremo al mio rientro e vi racconterò.
A presto :)
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AGGIORNAMENTO 1
fino a Samarcanda io ti guidero’,
non ti fermare, vola ti prego
corri come il vento che mi salvero’
Oh oh cavallo, oh oh cavallo,
oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh”.”
Dieci giorni interi a cavallo di Macinator..
Siamo stati un tutt’uno tra il sole, la pioggia il vento e il gelo..
Abbiamo passato anche due notti per strada.. con temperature siberiane..
Tappe incredibili per lunghezza e fatica..
9000 Km in dieci giorni, comprese 24 ore di riposo in una bella cittadina della Svezia settentrionale.
Ma lo rifarei, sempre con Macinator..
cavallo affidabilissimo.
E con il satellitare, ottimo!
- ma perchè dieci giorni soli?
- perchè questi viaggi se non li faccio in dieci giorni non li faccio più. Sono giorni rubati alle vacanze con mia moglie e anche soldi in meno per le nostre vacanze ufficiali..
- ma la consideri una vacanza?
- no! Ho pensato molto in viaggio come considerare queste spedizioni.. Appunto: spedizioni, o anche ritiri spirituali, psicospirituali, autofustigazioni, punizioni, avventure. Voglia di sfiancarmi, di sfinirmi.
Voglia di arrivare in quel punto geografico, anzi, in quel punto astronomico, in questo caso.. Nordkapp è sì un interessante punto geografico, ma è di più un interessante punto astronomico.
Sono posti in cui ho sempre desiderato andare, ma non ho mai potuto farlo. Questo è l’unico modo.
- per me una cosa come quella che hai fatto sarebbe solo un modo per togliermi dalle scatole, non starei a cercargli tanti significati particolari.
- ognuno è libero di interpretare le proprie azioni come meglio crede. Ognuno dà alla propria vita il significato che vuole.
Mezzo secolo fa non so che strade ci fossero, non c’erano certo le strade che ci sono ora. Mi ricordo che erano più le auto che vedevi ferme ai bordi delle strade col cofano aperto per fare raffreddare l’acqua del radiatore. In più non c’erano le carte di credito e gli sportelli del Bancomat, e la Vespa non aveva certo una cilindrata affidabile per viaggi di questa portata. Per cui stento a credere che tuo cugino ci sia stato davvero, perlomeno con la Vespa negli anni sessanta/settanta.
.. Ma se davvero così fosse, lo voglio conoscere per complimentarmi di persona.
Ho sempre ammirato quei cavalieri che nei secoli passati attraversavano l’Europa in lungo e in largo sui loro cavalli, e spesso quei loro viaggi cambiavano il corso della storia..
I miei viaggi non cambieranno alcunché, ne sono perfettamente conscio, ma da vecchi si ritorna bambini..
.. Come quando, da bambino, appunto, essendo andato a vivere per un certo periodo in Sicilia per motivi di lavoro di mio padre, la sera dal letto sognavo un immenso tubo che attaversava l’Italia, un immenso toboga che si incrociava con tanti altri. E io a scivolarci dentro su, su, fino ad arrivare a Genova dai miei nonni e i miei zii. Incrociando altri bambini che andavano dai loro nonni..
era, forse, la prima versione del TELETRASPORTO. Un teletrasporto del ‘900. (segue prossimamente)