L’abbassamento della vista ed il tempo trascorso all’aria aperta sono due fattori necessariamente relazionabili l’uno con l’altro. Il tempo libero che non “consumo” in strada o in bici o in palestra ma rinchiuso in casa di solito viene impiegato in attività non propriamente motorie come guardare la tv, giocare al computer, per qualcuno, leggere un libro. E si tratta, sempre, di una serie di azioni che, in un modo o nell’altro, coinvolgono uno sforzo maggiore da parte degli occhi e della vista.
Una simile considerazione conduce alla conclusione che trascorrere più tempo libero all’aria aperta allontanerebbe i rischi di malattie della vista. Uno studio condotto sui bambini cinesi a Guangzhou ha effettivamente comprovato una sensibile riduzione del tasso di miopia semplicemente modificando le abitudini quotidiane dei bimbi coinvolti dalla ricerca.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Jama, ha interessato più di 900 bambini, dell’età media di 7 anni, ai quali è stato imposto di eseguire, per un minimo di 40 minuti al giorno, delle attività fisiche all’aperto e, un egual gruppo di controllo al quale, invece, è stato richiesto di continuare con gli usuali modelli di vita quotidiana.
Dopo tre anni di studio i ricercatori della Sun Yat-Sen University hanno evidenziato nel gruppo di sperimentazione un tasso di miopia del 30,4%, mentre nel gruppo di controllo una percentuale del 39,5% sul totale. La differenza registrata tra i due gruppi del 9,1%, inoltre, dall’analisi condotta, tendeva ad un aumento graduale nel tempo fino al raggiungimento di una riduzione relativa per la miopia del 23%. Una valutazione clinicamente importante, secondo gli esperti, ed in grado di confermare, in maniera sostanziale, le opportunità di riduzione del problema della miopia nei più piccoli.