“Gli occhi che si fermano”, ovvero il fenomeno della percezione visiva raccontato dalle note, è una composizione musicale di Francesco Antonioni che può anche essere interpretata come un omaggio all’arte cinematografica, esperienza audio-visiva per eccellenza. Il musicista, classe 1971 e laurea in filosofia, ha voluto rappresentare il paradosso dell’osservazione che, pur sembrando un atto di percezione veloce, comporta in realtà un lento processo di elaborazione.
“L’idea musicale nasce da un’esperienza semplice: avvicinare gradualmente la prospettiva da cui si contempla un’immagine fino a farla sgranare – spiega Antonioni – per vedere gli spazi indefiniti che separano i singoli punti e poi tornare a una visione complessiva, come gli occhi che si fermano ad analizzare un dettaglio, ma hanno sempre bisogno di ritornare alla visione generale per non perdere il senso di ciò che guardano”.
Il compositore ha al suo attivo una produzione molto varia, che spazia dalla musica da camera ai brani solistici ed elettronici, dalle opere teatrali alla musica per trasmissioni televisive e documentari. A suonare “Gli occhi che si fermano” (Edizioni Ricordi) sarà l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano, all’Auditorium Parco della Musica sabato 8, lunedì 10 e martedì 11 febbraio. Buona visione, anzi buon ascolto!
Lucilla Colonna