Terry Pratchett. Non lo consiglierò mai abbastanza. È impossibile consigliarlo degnamente. Allegro parodista della nostra mente umana, abile tratteggiatore di trame assurde, burattinaio del Fato, burlone dell'Universo. Le sue storie hanno luogo nel Mondo Disco, un universo alternativo basato su un'enorme tartaruga che vaga nello spazio, con quattro elefanti che le girano sulla schiena. E sorretto dagli elefanti, il mondo. Che ha forma di disco. Magia, religioni bislacche, il 'caso' che si deforma e, soprattutto, i personaggi. La grandezza dei personaggi sono i personaggi, della cui goffaggine fa largo uso per prendere in giro le trame fantasy 'classiche'. I suoi predestinati sono sciocchi e imbranati, la loro scelta un'ovvia forzatura del destino. Tutto ciò che scrive è risata, ma una risata profonda, a volte amara, a volte intervallata da un attimo di inaspettata poesia che ti si conficca dentro.
Neil Gaiman. Io lo adoro oltre ogni umana comprensione. È quello scrittore che, senza saperlo, scrive soltanto per la mia gioia. Consigliatissimi Stardust, Nessun Dove, Buon Apocalisse a tutti! (scritto insieme a Pratchett), American Gods e L'oceano in fondo al sentiero. Il fantastico. Punto.
L'età sottile di Francesco Dimitri.Quandoil diavolo ti accarezza e God Breaker di Luca Tarenzi.
LaTrilogia di Bartimeus di Jonathan Stroud.
Ovviamente, se riuscite a recuperarlo, Gli inganni di Locke Lamora di Scott Lynch. E se ancora non avete firmato la petizione, vi chiedo cortesemente di dare un'occhiata qui. Dal mio umile punto di vista, l'esimio Martin gli fa un baffo.
Mi piange il cuore a consigliarne così pochi e a non scriverne abbastanza. Il problema è che sono ancora in pigiama e ho un autobus da prendere tra più o meno mezzora. Capirete la mia fretta, spero. È quasi Natale e la libreria ha bisogno di me. Certo, potevo anche farne a meno di scrivere questo post così visibilmente tirato via, così come sicuramente potevate farne a meno voi. Però... via, mi andava.
Buon 'quel che resta del' periodo natalizio.