All'improvviso elvis

Nel settembre del 1977 il mio giradischi,ormai vecchio e inadeguato,se ne andò in pensione,dopo anni di onorato servizio.Alla fine io e mia sorella,undici e tredici anni,riuscimmo infatti a convincere nostra madre a regalarci un...dispensatore di emozioni musicali più al passo con i tempi!Diciamo che la prendemmo per sfinimento,ma di soldi in casa non ce n'erano molti,e un vero e proprio impianto stereo sarebbe rimasto per molto tempo un sogno per entrambi,l'oggetto del desiderio da ammirare nelle case dei nostri amichetti,evidentemente più fortunati di noi.Così optammo per una sorta di compatto,comprensivo di piatto e radio e di due rudimentali casse in plastica,che in ogni caso rappresentò un notevole balzo tecnologico per noi!In effetti ci sembrò bellissimo,potentissimo,super accessoriato...e qualche giorno dopo ci trovammo tutti in un grande negozio di dischi:ci volevano alcuni 33 giri nuovi per inaugurarlo nel migliore dei modi!Il budget a nostra disposizione non era certo illimitato,ma ci avrebbe consentito di acquistare ben quattro album.Mia sorella ne approfittò immediatamente e prese PLEASE PLEASE ME dei Beatles,poi una raccolta di recenti Hits della quale non riesco a ricordare il titolo,e I'M A PHOTOGRAPH di Amanda Lear.Era più grande di me,si servì per prima e abbondantemente,poi io non avevo dei gusti musicali ben delineati a quell'età,e restai indeciso davanti a quelle lunghissime file di dischi,fino a quando mia madre non corse in mio aiuto:"Roberto,perché non prendi un disco di Elvis?Vedrai,ti piacerà".Elvis Presley...circa un mese prima l'avevo vista piangere davanti al televisore,mentre al telegiornale davano la notizia della scomparsa di questo cantante,che non avevo mai sentito nominare.In quell'occasione mi aveva detto qualcosa di lui,della sua bellezza,del suo talento,del fatto che milioni di persone lo avevano amato moltissimo,del successo straordinario che aveva ottenuto in tutto il mondo.Ma si,d'impulso realizzai che volevo saperne di più,c'erano decine di dischi con la sua immagine in copertina,ne scelsi uno che costava poco,mi pare 3500 lire,perché pensai che mia madre avesse già speso abbastanza per noi...si chiamava SOLID GOLD.Tornammo a casa,che presto si riempì di amici e parenti,e iniziammo ad ascoltare con indescrivibile entusiasmo quei grandi pezzi di vinile,che a me sembravano dischi volanti!L'album di Elvis fu l'ultimo in lista,mia sorella lo mise sul piatto e le prime note di KENTUCKY RAIN cominciarono a diffondersi nella stanza.Non so se calò di colpo il silenzio,ma quando Elvis attaccò con "Seven lonely days...",non vidi ne sentii più nulla intorno a me.Mi prese una morsa allo stomaco,una stranissima sensazione di vuoto che mai avevo provato prima di allora,e fu amore a prima vista.Quando partì FEVER,Elvis aveva destato l'attenzione di tutti,e con JAILHOUSE ROCK si scatenò il finimondo,con tutti i presenti a ballare freneticamente,ma io mi trovavo in un'altra dimensione ormai.Alcuni giorni dopo già cercavo di convincere mia madre a dare un seguito alla mia nascente passione,mentre setacciavo i giornali nella speranza di trovare foto o articoli su Elvis da ritagliare e conservare.Oggi,a posteriori,posso dire che Elvis è un artista meraviglioso,con una capacità senza eguali di arrivare dritto al cuore delle persone,in grado di creare con la magia della sua voce un universo di emozioni.Ma è difficile stabilire cosa accadde in quel lontano giorno di settembre.Forse cercavo di sentirmi parte di qualcosa,oppure ero alla ricerca di una figura che colmasse il senso di vuoto causato dalla perdita di mio padre.Magari già allora colsi i riflessi dell'impareggiabile arte Elvisiana,chissà...Sono passati quasi trentaquattro anni,i dischi di Elvis si sono moltiplicati a dismisura,ma quel SOLID GOLD occupa un posto speciale,solo suo nella mia collezione.Non è cambiato nulla,Elvis è una parte fondamentale della mia vita,e sarò per sempre in debito con mia madre,per quel prezioso consiglio di tanto tempo fa.