Regia: J.C. Chandor
Interpreti: Robert Redford
Trama: Durante un viaggio solitario attraverso l'Oceano Indiano, un uomo scopre al risveglio che lo scafo dello yacht di 12 metri è stato perforato in una collisione con un container mobile alla deriva. Privato della sua radio e della sua apparecchiatura di navigazione, l'uomo dovrà fare appello a tutta la sua energia e la sue esperienza per mantenere viva la speranza di avvistare una nave di passaggio. e sperare di sopravvivere..
J.C. Chandor è uno che ama le sfide, senza alcun dubbio.Il suo primo film è stato il pregevole "Margin Call", cast stellare ma argomento terribilmente ostico.Per la sua seconda opera decide, a mio parere, di osare ancora di più.
Un uomo solo, in mezzo al mare, e la sua lotta contro gli elementi per riuscire a sopravvivere. Giustamente, in una situazione del genere difficilmente ci si perderebbe in chiacchere, Chandor decide di far tacere quasi da subito il suo personaggio di cui non sappiamo nulla, nemmeno il nome....per 106 minuti...106 lunghissimi eterni minuti di un uomo solo, in mezzo al mare, in assoluto silenzio..I critici seri probabilmente grideranno al miracolo, parleranno di interpretazione memorabile, tireranno fuori epica ed introspezione...io, che non sono certo una critica seria, anzi spesso cialtroneggio alla stragrande...io che ho fatto??
Ci ho provato, giuro, ce l'ho messa davvero tutta, ma niente, non ce l'ho fatta, non è scattata l'empatia. Anzi, è un vero miracolo che io sia riuscita a restare sveglia per tutta la durata del film.
"All is lost" ha messo davvero a dura prova la mia pazienza come raramente mi è capitato di recente. Per dirla fuori dai denti mi son venute due scatole grandi come una casa, per dirla in modo più raffinato trattasi di film tanto coraggioso quanto noiosissimo.
Il silenzio di "All is lost" non coinvolge, stanca.
Il suo unico interprete. Robert Redford è un mito, uno che ha fatto parte della storia del cinema, che si è sempre distinto, bisogna dargli il merito, per scelte controcorrente, colui che ha inventato il "Sundence film festival". Ma ha compiuto 77 anni.
77-a-n-n-i e si vedono tutti. Una ragnatela di rughe ed un caschetto biondiccio che han poco di poetico. Insomma, per quanto in buona forma fisica, per quanto avvezzo al mare ed alle sue insidie un protagonista di 77 anni perdonatemi ma mi pare davvero poco credibile.
Insomma lode all'azzardo ma, a mio parere, pessima la riuscita per un film che sono davvero curiosa di vedere come andrà dalle nostre parti.