Proprio come cantava Billy Corgan tanti, tanti anni fa, all things must surely have to end e così dopo 9 puntate, svariate scene di sesso (10, per l'esattezza) infinite discussioni su sperma/ alcool/abuso di alcool/ abuso reiterato del termine chemistry e tradimenti vari, anche the Real L Word 2 è arrivato alla fine. L'inizio scoppiettante mi aveva malamente illusa ed in seguito, come illustrato dal supporto grafico, la situazione è precipitata:
(Cos'è quel riverbero azzurro nella foto? Non lo so)
Dopo un paio di puntate divertenti e simpatiche s'è toccato il fondo del peggio del peggio della tv, tipo: cosa vorreste vedere mentre mangiate? La sesta puntata di Trlw2. Oppure: cosa non ha nulla a che fare con le lesbiche? La sesta puntata di Trlw2. O ancora: quale clichè non è stato toccato durante trlw2? Nessuno. Pensate ad un luogo comune qualsiasi riguardante le lesbiche e sicuramente, almeno una volta in uno dei nove episodi, sarà saltato fuori.
Cose che abbiamo imparato in questa stagione di Trlw2:
Se non sei una stylist/ make-up artist/ hair stylist non hai veramente un lavoro.
Non si può bere in maniera "sensata". Quando bevi, devi finire per vomitarti sui piedi e rotolarti nel fango. Quando smetti di bere, l'alcool, diviene il nemico di tutti, e tu una sorta di guida jedi in mezzo ad un branco di polli ubriachi.
Quando ti scopi qualcuna a- ci sono le telecamere, pronte a fornire un resoconto molto molto dettagliato. Anatomicamente molto dettagliato. b- se la sono ripassate tutte prima di te e c- nessuna usa nessun tipo di protezione.
Quando hai un problema, diventi il tuo problema: non riesci a restare incita? Farai, e sarai solo quello. Magari quando non parli di sperma leggi la Summa Theologiae in latino, ma questo non ci è dato saperlo. Tu vieni ripresa sempre e solo quando parli di sperma. O alcool, o chemistry, o Whitney, o del tuo rapporto travagliato con Francine. Dipende dal tuo personaggio. Proprio come a puffolandia, a Los Angles ogni lesbica è un puffo connotato da un aggettivo che ne riassume tutte le qualità. Facciamo un esempio: Whitney è puffo chemistry, Kelsey è puffo alcool, Romi è puffo non-alcool, Sara è puffo sgualdrina.
The Real L Word 1 ha fruttato, eccome. Nella più classica tradizione post-reality, Whitney "fa le serate in discoteca", proprio come una brava tronista di Maria.
La seconda serie ha aggiustato il tiro rispetto alla prima (leggi: hanno scelto puffi un filino più credibili) ma resta comunque una sorta di vago progetto indefinito, senza arte né parte, né carne né pesce, che ballonzola verso la fine senza un vero e proprio filo conduttore, se non i lunghi lunghi rasta di Whitney.
Dai Ilene, che magari l'anno prossimo ce la facciamo.