(E qui voglio un 30 e lode solo per il titolo!!!)
Quanto mi da fastidio rinunciare a scrivere su questo mio adorato blog a causa del troppo studio che mi attanaglia la mente (e soprattutto che occupa ormai l’80% della giornata).
Ebbene sì, manca una settimana giusta al primo esame della sessione invernale di questo mio secondo anno di editoria. Un esame le cui dispense, fornite amabilmente (o quasi) dalla professoressa, si sono rivelate essere di una noia senza pari nonché di un’inutilità pressoché unica. A cosa mi riferisco, ma ovviamente ad A. Sanders, The Short Oxford History of English Literature, Oxford, Clarendon Press, 2004; un libro che sembra essere scritto più per annoiare lo studente ché per farlo interessare alla materia esposta, portandolo a rimpiangere il mese passato a studiare approfonditamente l’antologia per l’esame di Letteratura Spagnola II (un libro chiaro, conciso, con delle illustrazioni fantastiche e che era un vero piacere leggere, seppur in lingua spagnola).
Chiariamo subito una cosa però: non mi dispiace affatto leggere un libro in lingua originale, ma The Short Oxford History mi ha fatto odiare anche quello, portandomi al punto di odiare profondamente un esame che a principio avevo amato (e soprattutto non temuto) profondamente; se poi mi farcisci il libro di nozioni e divagazioni che potrei tranquillamente buttare nel cesso (magari dopo essermici pulito il culo) e tirare l’acqua, direi che proprio non ci siamo. E quello che mi sta ancora più sul cazzo è che in queste infinite giornate di studio ho dovuto anche accantonare la scrittura, cosa per me impensabile.
Va ben, basta parlare di questi piccoli incidenti di studio… non ho molto tempo a disposizione, quindi cercherò di scrivere più che posso e meglio che posso (grande impresa trovandomi ormai ad essere rincoglionito da gente del calibro di Milton, Cibber e Hobbes).
Fortuna che tra due settimane esatte parto per Londra. Vero, non ve ne avevo neanche parlato (mi pare). Partirò la mattina di mercoledì 26 gennaio per fare ritorno in patria, sempre che non mi venga voglia di seguire l’esempio del mio doppio de L’Odore dei Libri, domenica 30. Non vedo l’ora di poter mirare di nuovo quella magica città e le sue meraviglie; soprattutto i suoi musei gratuiti ^^.
Beh, volevo dirvi che proprio in quell’occasione mi prenderò un po’ di tempo per lavorare ad una sorta di diario di viaggio e a raccogliere qualche dettaglio in più sulla città da usare ne L’Odore dei Libri che, dopo Londra, prevedo arrivare almeno alla parte 9; e dire che devo ancora pubblicare la parte 5, scritta quasi per intero (causa studio è ancora da ultimare) il giorno di Natale.
Bon dai, il tempo a mia disposizione è finito. Vi saluto, vi stringo con un abbraccio e vi lascio una piccola perla musicale per la gioia delle vostre orecchie.
E.