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Alla Camera rinviata la discussione sulla legittima difesa, il Coisp:

Creato il 14 marzo 2016 da Yellowflate @yellowflate

"Gravissimo che venga considerata una questione che si può rimandare. La gente sta superando ogni sopportazione, serve un intervento autorevole prima che la situazione sfugga di mano a tutti!"

"La sicurezza interna del Paese è strettamente connessa alla dibattuta questione della legittima difesa. Non c'è modo di scindere le due cose in questo momento storico in cui la sicurezza 'percepita' è al minimo storico e quella 'reale' è gestita con enormi difficoltà dagli Appartenenti a un sistema che soffre per carenze abissali di uomini, mezzi, dotazioni, strumenti anche legislativi adeguati. E non saperlo, fingere di non capirlo, o non dare a questo la dovuta importanza è sintomo di grave incompetenza, di malafede, o di superficialità inaccettabile. La discussione sulla proposta di modificare le disposizioni che la prevedono è slittata, venerdì alla Camera, e questo è gravissimo, perché per l'ennesima volta si dimostra di mettere all'ultimo posto ciò che per i cittadini è prioritario. Ma se chi governa o legifera rimane talmente tanto dalle reali esigenze della gente allora la 'cosa pubblica' certamente perde ogni suo connotato".

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo che la seduta di venerdì alla Camera è stata caratterizzata da un durissimo scontro fra maggioranza e opposizione a proposito della proposta di modifica dell'articolo 59 del codice penale in materia di legittima difesa. Alla fine il Partito democratico ha deciso di rimandare la seduta e la discussione sulla legge. Walter Verini, capogruppo Pd in Commissione Giustizia, ha difeso la scelta della sinistra spiegando che "il rinvio è stato deciso per impedire uno spettacolo triste fatto di propaganda".

"Lo spettacolo triste - commenta però Maccari - è quello cui dobbiamo assistere noi Appartenenti alle Forze di Polizia, che non riusciamo a fare più dei miracoli quotidiani che compiamo con i pochi e inadeguati mezzi e numeri che abbiamo a disposizione, e ci accorgiamo di quanto i cittadini vogliano di più, di quanto pretendano la nostra maggiore presenza, di quanto abbiano un disperato bisogno di sentire la vicinanza di uno Stato che taglia e risparmia sulle risorse destinate alla loro sicurezza, e poi si accanisce anche contro di loro e li punisce senza pietà e senza ragionevolezza se sono costretti a tentare di difendere se stessi, i loro affetti, la loro proprietà. Lo spettacolo triste è vedere politici menzogneri che non hanno il coraggio di ammettere che la situazione necessita di ben altri interventi, seri, autorevoli e realistici, che garantiscano all'apparato di sicurezza ciò che serve per affrontare sfide che hanno assunto proporzioni sempre maggiori a causa dell'incrudelirsi delle modalità con cui vengono commessi i reati predatori. Un intervento che con noncuranza viene rimandato, senza valutare adeguatamente che di questo passo la situazione sfuggirà di mano a tutti, perché chi ha paura si difende e questa è una cosa che nessuna ideologia politica potrà mai evitare. Ma noi, a dirla tutta, siamo sempre più perplessi nel dover mettere sotto inchiesta chi esercita un diritto nel momento in cui risponde a una minaccia e per questo rimane doppiamente vittima della violenza altrui e ne paga anche le conseguenze giudiziarie oltre che personali, familiari, economiche, di salute".


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