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Alla faccia dei limoni! (titolo cambiato in seguito, leggendo capirete perchè:-p)

Creato il 31 agosto 2011 da Near_miss
E' passato un pò di tempo dall'ultima volta eh? Complice un'inattesa settimana a casa, sono finalmente riuscita a riorganizzarmi un pò, prendendomi i miei tempi e spazi, facendo yoga, leggendo, riprendendo in mano i miei lavori di cucito, spentolando, ma anche affrontando con coraggio la montagna di vestiti da stirare e preparando i vasetti delle piantine aromatiche, delle fragole e dei fiori per l'arrivo della primavera e ovviamente.... dormendo!
Quest'ultimo mese non mi sono quasi accorta di averlo vissuto, tanto è trascorso in fretta. Le gitarelle domenicali nei dintorni hanno scandito la fine di una settimana e l'inizio della seguente, ma a ripensarci questo periodo sembra un buco nero e faccio un pò fatica a collocarvi qualsivoglia evento. E' sempre così, o si lavora e non si ha tempo per seguire i propri interessi e vivere la vita ad un ritmo che non sia l'equivalente di un 'jailhouse rock', o non si lavora ma in quel caso... mancano le sostanze per seguire i propri interessi ecc.. ecc.. Che poi, neanche i miei interessi richiedessero migliaia di euro! Sembra quasi che non sia contenta del mio lavoro, ma non è così. Non mi dispiace fare fatica anche se le ore di straordinario dopo un pò ti sfiancano, mi trovo bene con il gruppo, ecc.. e in più, apprezzo maggiormente il tempo che mi resta! L'unica cosa che onestamente mi pesa non poco è l'uso di detergenti spesso molto agressivi e dai fumi -ne sono certa- piuttosto tossici. E qui si potrebbe aprire un mega capitolo sul ruolo delle aziende nel garantire la sicurezza dei lavoratori e la responsabilità di questi ultimi nel richiedere che la propria salute venga tutelata...
Incredibile, queste cose capitano persino nell'idillio australiano...:-/ Cercate di capirmi, questo moto di sarcasmo è dovuto alla crescente insofferenza verso la testardaggine e vaga arronganza di buona parte degli italiani che sono emigrati qui ai tempi dei miei nonni e spesso anche dei loro figli. Una delle loro sentenze preferite che amano sbandierare ad ogni conversazione con qualsiasi italiano e non che incontrano è 'Australia is the best!' 'Moooolto meglio dell'Italia. Eh già, voi in Italia....(segue elenco di nefandezze nostrane), noi qua invece stiamo benissimo, mai visto posto migliore, ecc..'. E ci sta. Posso anche dar loro ragione a grandi linee. Qui la crisi non è ancora arrivata, si guadagna bene, il governo non è corrotto quanto il nostro, c'è un sole che spacca (il fatto che sia particolarmente cancerogeno non sfiora minimamente le persone di cui sopra, se proprio vogliamo essere puntigliosi...) e il consumismo viaggia indisturbato come poteva forse fare da noi negli anni '80. A prescindere dal fatto che questa situazione perduri o meno, quello che mi fa un pò ridere, ma al contempo mi dà un pò sui nervi è che questi italiani il più delle volte parlano così per giustificare la loro scelta di vita. Per dare un senso alle privazioni che hanno sopportato per restare qua, come se il comprarsi casa e fare una famiglia non fosse già di per sè una ricompensa. A loro manca l'Italia, non lo ammetteranno mai (perchè poi? è tanto brutta l'umiltà?), ma a loro manca sentire di avere le radici ben piantate nella terra in cui vivono. Non si sono mai integrati completamente e da loro quasi un pò fastidio sapere che buona parte di quelli che invece in Italia all'epoca ci sono rimasti, è andata più  o meno allo stesso modo: casa comprata e famiglia fatta. (Semmai le differenze si vedono ora fra le generazioni dei figli..). Ed è pazzesco il modo in cui difendono questa Australia che se da un lato li ha accolti e ha dato loro da mangiare (cosa che l'Italia non garantiva), dall'altro si è presa tutto quel che poteva prendere (gli italiani qua han lavorato come muli, non è stata un'accoglienza gratuita) e anche di più: vogliamo parlare degli anziani che si vedono costretti a vendere terreni/case perchè sennò chi la vede la pensione? 
Ma andiamo oltre. Capisco tutto, veramente, capisco e accetto tutto, ma quando queste giustificazioni li portano a trovare qualsiasi cosa migliore della corrispondente italiana...allora non ci vedo proprio più. "Ah, sì, perchè il nostro latte è migliore di quello italiano" "uh, vuoi mettere i funerali di qui? mille volte meglio che in Italia! Costano più di un matrimonio!*" "Eh, ma lo sgocciolatoio per i piatti a che serve? e i bidet? e il riscaldamento in bagno? **Molto meglio noi che guardiamo fuori dalla finestra mentre laviamo i piatti, che non abbiamo qualcosa di così anti-igienico come il bidet e che sopportiamo coraggiosametne un inverno più freddo del solito!" "Ma vuoi mettere la cultura del caffè?*** Noi ne abbiamo di diecimila tipi diversi! E possiamo pure prendercelo stando comodomante seduti in macchina!" E via dicendo. Non mi vengono nemmeno in mente tutte, inizierò a trascrivermele giuro. Persino sui formaggi hanno da ridire, ma se mi toccano Parmigiano e mozzarelle........
Un esempio visivo: visto che tutto qua è come in Italia se non meglio, chi mi spiega perchè il prosciutto lo trovi già tagliato ma non a fette, bensì... a mucchietti di roba appiccicata che forma delle vere e proprie balle di briciole di prosciutto in casi estremi? Spesso non lo infilano neppure nel sacchetto ma lo arrotolano su alla buona così arrivi in cassa che la carta è tutta bagnata (se invece del prosciutto compri pesce, cavoli tuoi) Semplice, i commessi saranno anche tutti sorrisi (seppur dettati dal marketing, ma sempre meglio di niente), ma non hanno nessun interesse a svolgere bene il loro lavoro. Tanto basta che mi pagano. Tanto domani se voglio trovo un altro lavoro. Tanto... tanto.. E questa superficialità nel lavoro si vede spesso, non solo nei negozi.E così ogni volta che vuoi farti un panino è una disperazione.
Alla faccia dei limoni! (titolo cambiato in seguito, leggendo capirete perchè:-p)
Quando poi si intromettono i figli che in Italia saranno andati al massimo una volta, in ferie, senza 'viverla' e ascoltando solo i racconti dei loro genitori o le satire in TV...siamo a posto. Escono i soliti stereotipi, ma non solo, si contraddicono a seconda di come risponde l'interlocutore! Prima passiamo per gente che non ha voglia di far niente (dimenticandosi che i loro genitori l'Australia l'hanno dopotutto costruita), poi per gente super stressata che pensa solo a lavorare. E qui farei un altro punto, l'italiano si fa il mazzo (certo c'è sempre quello che ha voglia di far poco, cosa che capita anche nella produttivissima Australia) primo perchè gli tocca, che con la situazione che abbiamo o corri o... corri. Però l'italiano sa anche quali sono le cose belle della vita, un caffè o un aperitivo in compagnia, due chiacchiere,.. L'australiano guarda un pò non corre meno dell'italiano e nemmeno ne avrebbe la necessità. Potrebbe veramente godersi il benessere di qua. Ma c'è una vera e propria corsa all'oro: l'australiano (o perlomeno il melbourniense) o  quelli che vedo io su base giornaliera, sarà anche una minoranza, non lo so... hanno una fame di soldi che metà basta. Accontentarsi? Ma quando? Anche da noi ci sono esemplari del genere, ma qui a volte questa cosa ti sorprende in modo violento. Sarà che è una metropoli, sarà che appunto il consumismo è all'apice (e già inizia ad incrinarsi, checchè ne pensino i locali, generalmente certi che andrà avanti così forever, perchè l'Australia è 'the best': good luck, gli risponderei.. I segni di una discesa si iniziano a vedere anche qua, ci vorrà più tempo, ma arriva...) ma questo affannarsi si vede eccome.
Che poi io lo apprezzi o meno questo stile di vita è un altro paio di maniche. Ci sono cose che mi piacciono tantissimo dell'Australia e altre che no, non mi vanno per niente e qui potrebbe partire un altro elenco, ma qui non si tratta di me, si tratta di questi benedetti italo-australiani che riescono proprio ad essere pesanti a volte. Ma non c'è argomento che tenga.  Cercare di vedere le cose da più prospettive? Ahem. Magari.
Passando invece ad argomenti più piacevoli, parliamo di paesaggi?
Il primo pomeriggio di sole di qualche domenica fa a Mornington, lungo la baia:
Alla faccia dei limoni! (titolo cambiato in seguito, leggendo capirete perchè:-p)
Alla faccia dei limoni! (titolo cambiato in seguito, leggendo capirete perchè:-p)
Alla faccia dei limoni! (titolo cambiato in seguito, leggendo capirete perchè:-p)
E per continuare sull'onda del 'ma chi dice che è sempre tutto meglio down under?' ecco i calamari alla romana. Rigorosamente surgelati. In un locale che vende pesce, lungo il molo, in un paese di pescatori. Mah..
Alla faccia dei limoni! (titolo cambiato in seguito, leggendo capirete perchè:-p)
Basta, basta acidità, promesso! Poi quando si ha fame..
Questa invece è la funivia che porta su Arthur's Seat (a noi veniva un pò da ridere, abituati alle funivie delle Alpi... dicevo basta acidità no?)
Alla faccia dei limoni! (titolo cambiato in seguito, leggendo capirete perchè:-p)
E la vista da lassù!
Alla faccia dei limoni! (titolo cambiato in seguito, leggendo capirete perchè:-p)
E qui per il momento vi lascio, non per molto però spero:-)
*certo, il defunto sicuramente sarà più soddisfatto nel sapere che i familiari lo seguono in limousine o che prima di andare in cimitero passano per casa sua a mettere giù i fiori perchè...perchè visto che ormai tutti finiscono nei loculi e non in terra non c'è posto per i fiori e il giorno dopo se li trovano li buttano,  per dirne una.. ** Sarò io che ho le priorità sballate ma invece di guardare fuori dalla finestra mentre lavo i piatti e doverli asciugare tutti perchè tutti accanto al lavello non ci stanno, preferisco lavare i piatti, schiaffarli sullo sgocciolatoio e...andare in giardino e godermelo direttamente. Sul bidet lascio a voi ogni commento. Sul riscaldamento in bagno...rimando ogni giudizio definitivo al prossimo anno, visto che il mio primo inverno australiano è stato-si dice- più freddo della norma, ma un mini radiatore..giusto così, per ogni evenienza..***Quando il caffè viene mascherato da sciroppi al toffee, litri di latte, kg di zucchero, metri di schiuma, cioccolato a go-go su base regolare e lo si beve da soli, in auto, mentre si aspetta di avanzare di 2cm nel traffico, brontolando, ecc.. mi vien da pensare a tutto tranne ad una cultura. Che poi la cultura è bello condividerla!

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