Pareva troppo bello.
Invece alla fine stiamo riuscendo a farci del male: con un autogol al 90°.
Le primarie per la scelta del candidato premier, in Lombardia le primarie per la scelta del candidato presidente.
Poi la mossa di Bersani di accettare le primarie per i parlamentari.
Pareva troppo bello, troppo avanzato, troppo aperto.
Un partito che si apre ai cittadini e ne accoglie le istanze di partecipazione nella forma delle primarie.
Troppo bello, infatti non lo è.
Ieri sera la direzione nazionale ha fatto goal ma nella porta sbagliata. Le scelte uscite dalla direzione hanno il sapore di un autogol al 90° minuto della partita.
Primo punto le deroghe. Non dovevano esserci.
Sarebbe stato accattabile una quota da riservare a personaggi della mondo della cultura. Si ha sempre bisogno di teste pensanti inserite in una squadra di parlamentari. Di esperti di particolari settori .
Perché il mondo è sempre più complesso.
Invece ci sono le deroghe per: Rosy Bindi, Anna Finocchiaro, Cesare Marini, Franco Marini, Giorgio Merlo, Giuseppe Lumia, Mauro Agostini, Maria Pia Garavaglia, Beppe Fioroni, Gianclaudio Bressa.
Poi le regole e la data:
Le regole prevedono che possano candidarsi alle primarie dei parlamentari i deputati e senatori uscenti.
Negli altri caso è necessario raccogliere entro sabato 22.12 un numero di firme pari al 5% – e comunque non meno di 50 e non più di 500- degli iscritti PD 2011, in almeno 3 circoli, in quell’ambito provinciale/territoriale.
Bene quindi ci sono oggi, domani e venerdì per la raccolta delle firme e ad ora i moduli non ci sono.
La data: le primarie per i parlamentari: si terranno sabato 29 dicembre.
Qui scrive bene Pippo Civati oggi: “I candidati per Natale si scambieranno una proposta per la patrimoniale e un modellino di F-35, da non comprare. Al cenone della vigilia si leggeranno brani dell’ultimo libro di Veltroni, si cercherà di fermare l’antipolitica a colpi di prosecco e si tirerà tardi aspettando l’arrivo di Monti.
La verità è che nessuno sa come si faccia una campagna elettorale durante le festività: è un inedito assoluto, e tra una cosa e l’altra è attesa, tra qualche ora, anche la fine del mondo”.
Non si capisce che campagna elettorale si possa fare dal 22 al 29 di dicembre.
Purtroppo l’autogol è fatto.