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Incomunicabilità, visioni alla finestra di naimablu
Arriva la sera e arriva sempre quando c’è da arrivare, quando i pensieri si velano di quella strana magia che hanno i sogni. Anche quando la magia non c’è. Conti il giorno, lo conti battendo un dito sulle ore. Ogni ora, ogni pensiero. Ogni pensiero ha un suono, anche quando non vuoi ascoltarlo. Conti le assenze, i respiri a metà, i sorrisi strappati e quelli regalati. Conti tutto quello che c’è da contare o che non hai messo in conto. C’è sempre qualcosa che non torna. L’avevi messo in conto, solo che non te l’aspettavi così salato.Arriva la sera e arriva sempre quando c’è da cantare. I pensieri hanno un suono e ci sono parole da trovare. Canti quelle che hai ascoltato, quelle che ancora non sai, quelle che “meglio di no”e anche quelle che “forse”. Canti e qualche volta stoni, fa parte del gioco solo che ti sei stancato di giocare. Così canti quel che c’è da stonare e vai via.Arriva la sera e arriva sempre quando c’è qualcosa da sperare. E inizi a svelare quello che non riesci dire, quello che hai paura di desiderare. Arriva, solo per poche ore, per farti contare, cantare, sperare. Va via. Arriva la notte e arriva sempre quando c’è qualcosa che non hai il coraggio di sognare. Accende le stelle e il sogno ha meno paura e tu pensi che se la sera ti porta via qualcosa che non avevi messo in conto la notte lo puoi ritrovare. Arriva la notte e arriva sempre per ascoltarti sognare. Arriva la notte e c’è sempre qualcosa da rincontrare.