Magazine Maternità
Quando telefono o ricevo telefonate sto quasi sempre alla finestra.
Il fine è quello di raggiungere un segnale decente per sentire chi sta all'altro capo, visto che le pareti di casa sono talmente spesse che non passa neanche quello.
Ora però ho preso una sorta di abitudine e quando devo pensare o leggere qualcosa di veloce sul telefono sto sempre lì, vicino a quella finestra.
Lei che è la meno "spifferosa", lei con il suo solito occhio mezzo socchiuso sulla strada.
Si perché è vero che sto in campagna, ma la vista è tutta dietro. Serve uscire per vedere questa benedetta campagna, perché questa casa ha gli occhi fissi sulla strada.
L'altro giorno ero proprio a quella finestra e ho scattato questa foto. Nevicava forte.
Mi piace davvero tanto. E' come se fosse un ritratto, ho fotografato fuori, ma si è fermato lì, impigliato in mezzo a quei fiocchi di neve, anche quello che c'era dentro.
Non so spiegarmi meglio.
E sempre a quella finestra ero stasera ad ascoltare la classica goccia che fa traboccare un vaso colmo. Sempre lavoro, non vi tedio oltre.
Cerchi invano come un giocoliere di tenere in aria tutto e tutti, ma c'è sempre qualcuno scontento.
Qualcuno che reclama una ragione che invece vorresti tu.
E allora te ne stai lì con la bocca mezz' aperta e ti chiedi "avrò sentito bene" e intanto ti distrai e perdi una palla.
"Oh miseria mi è caduta" e mentre sei lì che guardi rammaricato la boccia persa ecco che anche le altre, anarchiche, cedono alle lusinghe di nuove traiettorie.
E crolla tutto il castello.
E sbrocchi.
Lo so che non si deve, in questi casi non si deve mai, ma ho il dente avvelenato, la bocca si apre del tutto e da aria a parole che dovrei tenere per me, perché poi la ragione, subdola, ti striscia via dalle mani per passare dal filo del telefono direttamente dall'altra parte.
E' un periodo un po' così, mi sento di vetro e ho voglia solo di proteggermi. L'acidità gratuita mi da noia, mi fa proprio male fisico e anche per questo cerco di stare defilata anche da qui, ma la rete è strana, come disse una mia amica che ogni tanto passa di qua, ci vuole un attimo per essere dimenticati.
Non da tutti però e questa è una gran cosa!
Ho tanti progetti in testa e per le mani, vorrei riuscire a farli partire.
Devo solo trovare il coraggio di chiudere questa benedetta porta, se devo farlo sbattendo e con maleducazione per una volta ci può stare? E' che proprio non ne posso più di odore di muffa.
Le solite parole a ruota libera.