Alla notte
Tetto d’un fienile e come paglia sparsa a terra noi
colpa
il movimento non pensato
né cercato
♦
Fuoco dentro
grattando il fondo d’ellessenza lo sciogliersi al cospetto
del divenire oltre la soglia del taciuto insieme
vicini
nel mentre della nostra fiera esistenza
Il loro vivere
teatrino quotidiano di mercanti e di parole
un ricordare vago
impreciso
loro dimenticheranno
che sei venuta a ricordarmi il sottostante
il ciò che era al di là del cosa è stato
o il che non era ma che avrei voluto fosse
continueremo a bruciare
e nuovamente atterriti
daremo colpa alla notte
♦
sperando in questa notte
♦
poi nell’alba