Alla notte

Da Paride

Alla notte
Tetto d’un fienile e come paglia  sparsa a terra noi
colpa
il movimento non pensato
né cercato

Fuoco dentro
grattando il fondo d’ellessenza lo sciogliersi  al cospetto
del divenire oltre la soglia del taciuto insieme
vicini
nel mentre della nostra fiera esistenza

Il loro vivere
teatrino quotidiano di mercanti e di parole
un ricordare vago
impreciso

loro dimenticheranno

che sei venuta a ricordarmi il sottostante
il ciò che era al di là del cosa è stato
o il che non era ma che avrei voluto fosse

continueremo a bruciare
e nuovamente atterriti
daremo colpa alla notte


sperando in questa notte


poi nell’alba


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