Magazine Per Lei
Vago con la mente tra i miei ricordi cercando di snebbiare il mio secondo incontro con S. dopo quel primo bacio che vi ho già raccontato. Devo ammettere che i miei neuroni non hanno ben focalizzato quell’uscita nei suoi dettagli, però ricordo che qualcosa di nuovo quel pomeriggio accadde. Stessa macchina(la sua!), stessi protagonisti, stesso paesaggio( sempre una Foggia pomeridiana di fine estate),però prima di quell’appuntamento io ed S. avevamo ben parlato della voglia fisica che avevamo entrambi e di quanto desiderassimo che non ci fossero soltanto baci ma che fosse giunto il momento di provare qualcosa di nuovo. Carrie adora l’estate,il caldo e indossare minigonne di ogni tipo e tonalità si adattava bene a quelle condizioni climatiche. Tuttavia mentre si vestiva per lui tralasciò un dettaglio che in seguito ha scoperto essere davvero importante: l’intimo! Ancora alle prime armi, indossai un classico slip nero con coordinato reggiseno,che aiutava quel tantino a valorizzare la mia modesta seconda! Ho scoperto poi che per una donna indossare l’intimo giusto,del colore giusto e giusto per l’occasione ha il suo valore e che ai signori maschietti accarezzare un corpo con un bell’intimo addosso stimola fantasie più di quanto non possa farlo un corpo completamente nudo.
Esco quindi di casa,lo saluto e presi dalla voglia che ormai ci stava logorando ci fermiamo in posto abbastanza desolato. Sono sul sedile di fianco a quello del guidatore,iniziamo a baciarci e devo ammettere che questi baci sono molto più lenti e sensuali del primo. Mi dico in mente che quest’uomo mi sa prendere e che ci fare con una lolita come me. Mi passa la mano tra i lunghi capelli ricci mentre mi bacia e poi sfiora il mio collo,sento il suo respiro addosso e inizio a percepire uno stuzzicante piacere. Gli accarezzo il volto liscio dalla barba appena fatta e poi dietro la nuca, mentre sento la sua lingua spingersi a fondo nella mia bocca e gustarmi come nessuno aveva mai fatto prima. Un attimo di pausa, uno sguardo che lo eccitano ancora di più. Abbasso leggermente lo schienale a cui sono appoggiata,lui si stende su di me col freno a mano frapposto che un po’ lo frena nei movimenti. Continuiamo a baciarci e le sue mani si intrufolano piano sotto la mia maglietta,non la toglie e non mi sgancia il reggiseno, ma lo scosta solamente di poco,quel tanto da osservare il mio piccolo seno,un po’ di imbarazzo nei miei occhi e un leggero rossore in viso che per fortuna non si è fatto notare perché coperto dal dorato della mia pelle ancora abbronzata. Gioca accarezzando i miei capezzoli turgidi dal piacere,poi lascia scivolare la mano lungo il mio addome, mi accarezza piano e tra me e me mi dico che ha già capito che mi piace fare tutto lentamente,assaporando ogni singolo brivido che quelle mani mi stavano regalando. È caldo e iniziamo a sudare,costretti a stare coi finestrini quasi chiusi per non essere ascoltati dal silenzio intorno a noi. La minigonna offre ai suoi occhi le mie gambe nude,mi accarezza le cosce,più volte prima che la sua mano mi porti alla scoperta del piacere. In quel momento penso: “Cazzo una mutandina più sexy potevi metterla no?!” ma lui non ha mostrato di soffermarsi su quel dettaglio, tanto più che continuava a baciarmi e guardarmi negli occhi mentre quella mano scostava le mutandine ed io accoglievo quella carezza delle sue dita come un neonato con gli occhi appena aperti verso il mondo,una novità. Sensazioni di caldo,affanni e respiri che quel gioco delle sue mani sulla mia parte meno conosciuta mi suscitava. Non ricordo se quel pomeriggio S. riuscì a darmi quell’orgasmo pieno e soddisfacente che ha saputo darmi successivamente,ma ricordo che fu allora che capii che quell’uomo mi piaceva un sacco: aveva saputo conquistarmi di testa,con il suo modo di fare,coi suoi sorrisi, scherzi, coi suoi pensieri e adesso aveva saputo anche come prendermi fisicamente.
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