Magazine I nostri amici animali

Alla ricerca della argiope fasciata

Da Ortoweblog

Cosa piace ai bambini? Tante cose, tra le quali anche i ragni.
E cosa piace agli adulti, a me in particolare? I ragni.

Così prendo per mano mio figlio e andiamo a Fimon, in proviancia di Vicenza, dove c’è un lago e attorno campi e colline. E tra la passeggiata che corre attorno al lago e i campi di mais che lo circondano ci sono i fossati. E vicino ai fossati, nell’erba che cresce spontanea, c’è l’argiope fasciata. Non una ma tante, una dietro l’altra. Sembrava di andare ad una sfilata. O a fare una passeggiata in centro dove ad un negozio ne segue un altro. O ancora, sembrava l’immagine delle fabbriche e fabbrichette che si alternano lungo le strade della provincia. Fabbrica, fabbrica, fabbrichetta, abitazione, fabbrica, campo, fabbrichetta, fabbrichetta, campo, fabbrica, campo, fabbrichetta, abitazione, abitazione, eccetera.

Così argiope fasciata, argiope fasciata, erba, argiope fasciata, argiope fasciata, erba, erba, argiope fasciata, e via di seguito. E le argiopi fasciate non sono tutte uguali, sono simili ma diverse. Ce ne sono di grandi, di più grandi, di piccole e di più piccole, alcune con la preda, altre senza, altre ancora nascoste sotto una foglia, altre al centro della loro ragnatela. So che a molti non piacciono i ragni, ma le ragnatele – dovete convenire – sono bellissime comunque. Così belle che per non romperle si preferisce imboccare un’altra strada. E si rimane incantati ad ammirarle: non sono certo l’unico ad essere ipnotizzato dal loro fascino.

Ma ritorniamo alle nostre argiopi. Perché proprio lì hanno fatto le ragnatele? Perché i grilli facilmente cadono in trappola. L’erba ne è piena. Saltano per dirigersi verso il campo e finiscono nella trappola a loro mortale. Ecco un’immagine del malcapitato grillo.

Alla ricerca della argiope fasciata

Se poi un bambino e il suo babbo camminano nell’erba e fanno saltare i grilli …le argiopi ringraziano.

Con il mio Tamron 90mm scendo e mi distendo nel fossato, metto a fuoco, scatto. Mi giro e mi accorgo che avevo una argiope fasciata dietro di me, e stavo cadendo nella sua ragnatela e ce ne sono tante, devo stare attento a come mi muovo.

Attiro anche un po’ di curiosi che rallentano il passo e vengono a sbirciare cosa sto fotografando, ma probabilmente non vedono niente perché sono troppo lontani per poter vedere i ragni gialli. Infine arriva un bambino che mi chiede “Ma cosa stai facendo lì dentro?” – mi viene in mente la favola de “I vestiti nuovi dell’imperatore”. Così gli dico: “sto fotografando una argiope fasciata”. E lui mi segue per vedere e sua mamma lo richiama… eccetera.

Rimedio anche una puntura sulla schiena. Non so se di un’argiope o di qualcos’altro. Ma nulla di grave.

Alla ricerca della argiope fasciata



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