Magazine Società

Alla ricerca di altre terre...

Creato il 04 febbraio 2011 da Alessandro @AleTrasforini
"Ad elevare l'uomo e ad arricchirne la natura non sono certamente le applicazioni della ricerca scientifica, ma la spinta a a capire, il lavoro intellettuale di creazione o di studio."
Era questa l'opinione di Albert Einstein, secondo quanto pubblicato su Mein Weltbild nel 1934, in merito alle potenzialità della scienza ed alla straordinaria voce che essa stessa potrebbe acquisire grazie alla ricerca scientifica.
Scienza è dunque anche terra di confine, linea sottile tra consapevolezza e cuore desideroso di futuro.
Scienza è anche consapevolezza per il genere umano, raffinamento e descrizione delle speranze attorno alle quali si può costruire il pensiero comune. Nonostante un uso spesso dissennato delle potenzialità scientifiche in rapporto alle piccole possibilità del pianeta Terra, ogni tanto qualche grandissimo risultato viene raggiunto.
I traguardi importantissimi che l'umano progresso è in grado di raggiungere regalano imponenti certezze, in mezzo all'assoluta mancanza di punti di riferimento: "[...] L'opinione pubblica [...]può almeno rendersi conto di un vantaggio grande e importante: la certezza che il pensiero umano è degno di fede e che le leggi di natura sono universali. [...]" (da Science and Society, 1935)
Il pensiero umano è stato degno di fede nelle invenzioni di Galileo, nella capacità di poter guardare oltre quella dimensione mista tra infinitamente piccolo o grande. Microscopi e telescopi sono riusciti, nella storia passata e recente, a regalare quella visione in più su mondi che altrimenti mai avremmo potuto neppure immaginare.
Il satellite Kepler ha raggiunto, da ultimo, uno straordinario traguardo: dopo molto viaggiare, il suo occhio è riuscito a catturare una stella con sei pianeti che le girano attorno.
Inquadrando dunque un piccolo sistema solare, il satellite è riuscito a carpire altrettante preziose informazioni relativamente alla composizione del sistema osservato: nel dettaglio, infatti, i primi cinque pianeti viaggiano molto vicino alla stella-madre in tempi oscillanti tra i 10 ed i 47 giorni. Si è supposto, da un articolo comparso su Nature, che questi fantastici cinque abbiano attorno a loro sottili strati di gas leggeri: in altre parole, atmosfere in tutto e per tutto simili a quella terrestre.
Questa scoperta rappresenta, dunque, un passo importantissimo verso la ricerca di un'altra Terra, di un altro angolo di Universo che abbia per qualche fortuito caso dato origine a qualche forma di vita.
Ad oggi, sono ben 258 i sistemi planetari individuati dalla scienza umana; ciascuno di loro è accompagnato da stelle simili al nostro Sole. Rimangono, tra le sfere celesti scoperte, un incredibile numero di pianeti gassosi (Giove, nds). Secondo ultime statistiche, un buon 20% del totale potrebbe essere costituito da pianeti simili alla Terra.
Il telescopio Kepler, progettato per osservare da vicino circa centomila stelle, è arrivato alla metà della sua esistenza rilevando ben 700 pianeti extrasolari.
Proseguirà nel suo viaggio, nonostante la sospensione del progetto successivo, legato al successore di Kepler.Solo così, forse, si sarebbe potuto individuare in breve tempo il primo pianeta gemello della Terra.
Nel mentre, comunque, passi importantissimi sono stati raggiunti sul fronte scienza (ed indirettamente nella dimensione uomo, nds).
ALLA RICERCA DI ALTRE TERRE...

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :